Centrocampista danese dalle lunghe gambe magre, di grande corsa ma anche di buon senso del gol, gioca tre stagioni con la nostra maglia segnando in tutto dieci gol, alcuni decisivi come quello della vittoria contro la “Grande Inter” del 1963.
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Non vinciamo da due mesi, facciamo fortunatamente molti pareggi, alla fine saranno addirittura sedici su trenta.
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Secondo pareggio consecutivo di una serie che si allungherà fino a cinque (con i due punti a vittoria il pari ha diverso valore rispetto al presente).
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Il dopopartita è in modo assurdo contrassegnato da incidenti tra i tanti italiani presenti e la polizia svizzera
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Ultima giornata del 62/63, arriva a Bergamo un Napoli disperato, deve vincere per salvarsi e spera di trovarci con la testa alla finale di Coppa Italia mancando solo una settimana.
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Battiamo anche al ritorno l’Inter che poi vincerà il campionato, dopo l’uno a due dell’andata vinciamo pure a Bergamo, quattro punti contro i futuri campioni d’Italia
Stadio pieno, 28.000 presenti, è una bella giornata di sole.
Si inizia il 1963 con una netta vittoria sulla Roma, inizio equilibrato ma al quarto d’ora passiamo noi, corner di Domenghini, ponte di Da Costa e, sempre di testa, gol di Calvanese.
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L’Atalanta posa prima della partita, in alto da sinistra:
Colombo, Mereghetti, Domenghini, Nielsen, Cometti
accosciati da sinistra:
Calvanese, Gardoni, Carioli, Da Costa, Rota, Roncoli,
la foto verrà poi autografata da tutti i giocatori
