Spal-Atalanta 0-0

Ferrara
Campo Littorio Via Piave
28 maggio 1939
33a Serie B 38/39
E’ la partita nella quale buttiamo via la promozione matematica, vincendo sarebbe fatta invece ci accontentiamo di un pareggio contro una squadra già retrocessa e facciamo avvicinare a due punti il Venezia che ha vinto le ultime quattro partite (e purtroppo vincerà pure l’ultima qui a Bergamo agganciandoci e superandoci con l’assurdo parametro del quoziente reti, ne abbiamo già parlato).
Praticamente il quoziente reti si calcola dividendo le reti fatte per quelle subite, in pratica ospitando il Venezia con due punti di vantaggio saremmo promossi vincendo, pareggiando e pure perdendo con qualsiasi risultato ma segnando almeno un gol, invece finirà 0-1 con molti sospetti e rimarremo nella serie cadetta.
Tutti questi calcoli sarebbero stati inutili vincendo a Ferrara, la Spal è già matematicamente retrocessa, noi abbiamo già vinto otto partite in trasferta e non vincere questa costerà carissimo, d’altra parte nelle ultime quattro giornate di campionato facciamo due punti, dopo la clamorosa vittoria di Firenze siamo andati via di testa.
A Ferrara sono numerosi i tifosi del…Venezia che tifano apertamente per la Spal già retrocessa, i giocatori spallini sono stati adeguatamente stimolati dalla promessa di un lauto premio, ufficialmente non è consentito ma sono iniziative di “privati” veneziani, siamo ancora a un livello preistorico dal punto di vista disciplinare.
Oltretutto nel secondo tempo si scatena un forte temporale che rende ancora più difficile cercare di costruire qualcosa, i soliti Cominelli e Scategni ci provano ma quelle poche volte il portiere spallino para tutto.
Certo noi avremmo dovuto vincere ugualmente, il nostro attaccante centrale, Fornasaris, è ancora una volta sotto accusa, d’altra parte ha segnato un solo gol in dodici presenze, non abbiamo un vero e proprio centravanti, l’anno dopo arriverà il possente Gaddoni dal Torino che ne farà ventiquattro portandoci in Serie A.