Serenissima-Atalanta 1-1
Kossovel 53′
Venezia
Stadio Penzo Sant’Elena
17 settembre 1933
2a Serie B 33/34
Girone B
Prima trasferta del campionato, c’è grande entusiasmo nonostante la sconfitta casalinga all’esordio con il Modena che è peraltro una big e andrà infatti in Serie A.
L’entusiasmo è più che altro per il ripescaggio dopo la prima retrocessione in Serie C della nostra storia avvenuta l’anno prima, la Federazione ha deciso di allargare la Serie B in due gironi e fortunatamente siamo tra le squadre ripescate, facciamo il Girone B.
Si organizza la trasferta, si riempie il primo bus in un attimo e se ne devono organizzare altri, prenotazioni presso la sede dell’Atalanta o alla Busti.
Andiamo sul campo di una Serenissima (che è sempre il Venezia in uno dei suoi più riusciti travestimenti, in questo momento gioca in maglia granata) che è messa economicamente male, la squadra è stata messa in piedi all’ultimo momento anche se alla prima è andata a vincere a Pola che all’epoca fa parte dell’Italia.
I bergamaschi presenti presenti al Penzo di Venezia si fanno sentire, prima dell’inizio entrano in campo con un cartello raffigurante Gioppino (massima espressione ultras dell’epoca, forse il Gioppino Group), arriva addirittura il Federale di Bergamo (che è praticamente il capo del partito fascista di ogni città) a sostenere la squadra.
La Serenissima è in effetti scarsa ma segna dopo dieci minuti, la partita la facciamo noi, pareggia Kossovel (un fiumano molto tecnico che non manterrà le promesse iniziali) a inizio ripresa e l’assedio non basta per vincere anzi allo scadere ci salva l’arbitro fischiando la fine un attimo prima che un veneziano la butti dentro riprendendo un pallone respinto dalla traversa su punizione dal limite, ci è andata bene.