Lazio-Atalanta 0-0
Roma
Stadio Flaminio
30 maggio 1965
33a Serie A 64/65
Penultima giornata, è uno scontro diretto per la salvezza ma in effetti con un pari noi ci salviamo mentre alla Lazio il punto può andar bene ma dipende pure da altri risultati.
Pioggia battente, si gioca al Flaminio, Lazio con la seconda maglia, i presenti sono poco più di 10.000 ma calorosi con mortaretti e bandiere.
Dopo solo quattro minuti però si fa male Umberto Colombo, caviglia distorta, siamo a metà anni sessanta e non esistono le sostituzioni, il nostro capitano rimane in campo ma dobbiamo praticamente giocare tutta la partita in inferiorità numerica.
Pizzaballa è padrone della propria area e fa buona guardia.
Anche noi comunque ci facciamo vedere davanti ma le nostre caratteristiche stagionali sono ben chiare, siamo il peggior attacco del campionato ma pure la quarta difesa.
A metà secondo tempo peraltro Petroni viene atterrato in piena area, l’arbitro che pure è il famoso Lo Bello, non può non fischiare il fallo ma incredibilmente concede un calcio a due invece dell’ovvio rigore.
Decisione senza senso alcuno, siamo negli anni sessanta è ancora tutto molto primitivo, l’allenatore della Lazio negli spogliatoi commenta che le decisione ci può stare perchè “anche Petroni ha commesso un fallo” e “la Lazio non meritava di perdere”, fantastico.
Comunque portiamo a casa il pari a reti bianche senza rischiare più di tanto, negli ultimi minuti in base ai risultati degli altri campi pure la Lazio non rischia più e il pareggia regala a entrambe le squadre la matematica salvezza.