Io che sono…la Curva Sud
Finalmente tocca anche a me poter raccontare la mia storia, non è che sia gelosa della mia collega Nord ma insomma lei è sempre sulla bocca di tutti, i ragazzi della Nord, la Nord chiusa, il tifo della Nord e così via…e io ?
Non per far pesare l’anzianità ma io, per cominciare, sono nata prima di lei, cinque anni prima, a marzo ho compiuto 65 anni.
Io sono stata la prima (e per cinque anni l’unica) curva di Bergamo, da me si sono stabiliti all’inizio gli ultras, cioè i Commandos, io non ho il sole in faccia come la collega, io ho il tabellone.
Certo dall’anno successivo i Commandos (e poi tutti i gruppi ultras a seguire) si trasferirono dalla mia collega a causa del gigantesco cartellone pubblicitario che si vede in foto “Terme di Trescore” che veniva coperto dal loro striscione e non tutti ne erano felici.
Certo poi la mia collega costava meno, circa il 20 % meno, proprio a causa del sole negli occhi e poi aveva anche l’attrattiva dell’ingresso in campo dei giocatori a due passi.
Insomma mi abbandonarono al mio destino, più che altro alle tifoserie ospiti anche se nel settembre 1973 alla prima di campionato di Serie B con il Verona i gialloblu pensavano che i Commandos fossero come l’anno prima ancora da me (mica esisteva internet e robe varie) e si piazzarono anche loro dalla collega, da lontano vidi proprio un bel rissone, come inizio non era male.
Cinque anni dopo comunque da me successe anche di meglio (o di peggio) nel 1978 gli ultras granata pensavano di fare i comodi loro, di lanciare razzi e picchiare ma scoprirono che da me, anche se non c’erano più gli ultras, assisteva alla partita gente “normale” alla quale però non era particolarmente saggio rompere i coyotes.
Passarono ancora cinque-sei anni e altra rissona da me, questa volta con i romanisti ex gemellati.
Se vi sono sembrata diversa nelle due fotografie c’è un motivo, nell’estate del 1984 avevo 26 anni e iniziavo ad aver bisogno di un lifting (mica solo io, tutto lo stadio).
Mi misero il parterre sotto (come a tutto lo stadio, mica ero una privilegiata) e a inizio anni novanta avevo pure il tabellone elettronico, novità assoluta per Bergamo (ora ho una versione molto più moderna).
Successivamente mi han divisa più volte per creare un settore separato per gli ospiti, niente più risse, con l’età mi sono tranquillizzata.
Qualche anno fa mi hanno messo anche dei bellissimi seggiolini nerazzurri, si lo sapevo che sarebbe stata una cosa provvisoria ma i miei vecchi gradini ne sono stati felici, dopo tanto grigio ecco i nostri colori, sono anche io atalantina, cosa credevate ?
Ho visto tornare dopo tanti anni le coppe europee, le avevo viste proprio giovanissima, le avevo riviste da curva già grande, avevo trenta anni, e prima di diventare un’altra sono felice di averle ritrovate con i seggiolini.
Una decina di anni fa mi hanno dato il nome di un bravissimo e sfortunatissimo ragazzo bergamasco, Pier Mario Morosini, ne sono stata, e ne sono, molto fiera.
Ora diventerò come la collega, molto più grande, moderna, certo dovrò sempre accogliere gli ospiti ma che ci posso fare, da me ci sono anche tanti ragazzi che prima andavano dalla collega, ora non sono più tanto ragazzi, qualcuno è anche più vecchio di me, ma sono sempre felice di accoglierli e, finalmente, potrò proteggerli dalla pioggia…Forever.
Oh non muoio mica eh …anzi risorgerò più grande, bella e moderna di prima.
IO CHE…sono stata e sempre sarò la Curva Sud Morosini.