Io che sono…la Curva Nord

Quando sono nata, nel 1963, abbiamo vinto la Coppa Italia (ok io non ero presente però un pò di fortuna l'ho portata, non come la mia collega Sud che quando è nata nel 1958 siamo andati in B l'unica volta dal 1941 al 1969 non è che voglia rinfacciarglielo, però...

All'inizio mi mancava un pezzettino (però avevo una piscina a due passi)

Appena nata ho subito visto una partita di Coppa della Coppe (e abbiamo pure vinto)anche se pioveva forte 

Un mese dopo ho pure visto un 3-0 alla Juve che mi han detto esser tuttora la nostra più grande vittoria in campionato con quelli (insieme a una del 1941 quando ero piccola piccola), comunque ho fatto in tempo a vedere un 3-0 pure in Coppa Italia tanto per non lasciare dubbi

Qualche anno dopo, nel 1966, ho visto nascere il Club Amici(ospitavo anche qualche loro striscione),l'abbiamo festeggiato battendo il Napoli di Altafini e Sivori

Nel 1968 ho visto battere pure la Grande Inter (o qualcosa del genere) c'era un giovane bergamasco,Savoldi,che saltava e segnava tanto

L'anno dopo però ho scoperto che c'era una cosa brutta che si chiamava retrocessione (ok sono una curva storica,ho fatto vincere partite ma per i miracoli ancora non ero attrezzata) ho scoperto cosa significa arrivare ultimi, hanno anche sfondato i miei cancelli per entrare in campo,visto l'arbitraggio non mi è spiaciuto però poi sono rimasta sola per un mesetto, ho scoperto che i ragazzi avevano dovuto andare a giocare in un altro campo e allora un pò mi è spiaciuto 

L'anno dopo ancora ho scoperto che c'era un altra serie oltre alla Serie A, rimanevo un pò vuota (mica solo io eh, anche la mia collega Sud e pure quei posti in mezzo)e anche quelli che venivano non erano mica tanto contenti, ho sentito che ho rischiato di scoprire che c'era anche un'altra serie ancora che non conoscevo

Insomma, ho dovuto aspettare l'anno dopo ancora (e ormai avevo già 8 anni)per tornare a vedere la gente felice venire a riempirmi come ero abituata e ho sentito che eravamo tornati dove ero nata, in Serie A, anche se pure stavolta non ho potuto esser presente per festeggiare 

A questo punto cominciavo a sentirmi come piccola, stretta, scomoda e il capo che si chiamava Presidente Bortolotti decise di costruire il pezzettino che mi mancava(tanto lì la piscina ormai non c'era più e non mi spiaceva) e nel giro di un anno non ho più invidiato la mia collega Sud

A quel punto sono diventata LA Curva Nord, anche i ragazzi che avevano un bello striscione con un pugno e una V sono venuti da me abbandonando la mia collega, e si sono messi proprio nel mio nuovo pezzettino, sembrava tutto bellissimo e invece...non ci credevo nemmeno io quando ho visto che dopo l'ultima partita la gente era tutta triste, avevano portato anche dei tamburi che mi facevano vibrare tutta e insomma mi han detto che dovevamo tornare in quel posto dove eravamo già stati qualche anno prima, quello dove la gente non mi riempiva ed era sempre scontenta e annoiata. 

Per tre anni sono rimasta mezza vuota, c'erano sempre quei ragazzi con quello striscione che urlavano e suonavano i tamburi ma tutti gli altri non lo facevano, erano sempre tristi annoiati, arrabbiati...beh confesso che anch'io mica mi divertivo tanto, un pò li capivo

Poi quando avevo 13 anni, nel 1976,è cambiato tutto, ero sempre piena, tanta gente urlava e cantava, c'erano tanti striscioni specie uno con un teschio, è stato tutto bello salvo che, ormai ci ero abituata ma che palle, non ho potuto esserci quando mi han detto che eravamo tornati dove ero nata,in Serie A

L'anno dopo ho visto una cosa strana, mi han messo delle inferriate ai due lati e hanno chiamato "Distinti" quei pezzettini, ero diventata strettttta, ero messa bene dietro la porta ma ai lati non ero più io, anche la gente sentivo che non era contenta, parlavano di soldi e prezzi mi pare, durante il campionato ero sempre proprio pienissima la gente era contenta per quelli che giocavano ma una volta mi hanno messo una striscione dove c'era scritto che costavo troppo ma mica era colpa mia, io ero quella di prima, era della gente strana che aveva fatto casino con quelle inferriate

Ormai avevo 16 anni e meno male che mi hanno tolto una di quelle stupide inferriate, ero contenta ma ancora una volta all'ultima partita la gente è andata via tutta triste ormai avevo capito come funzionava quando era così si tornava in quel posto triste; la cosa strana è che anche stavolta c'era quella squadra con la maglia biancorossa,come l'altra volta, cominciai a chiedermi se per caso erano quelli a portare sfiga

Va beh, ormai ero abituata anche a quello, poca gente triste, annoiata e incazzata ma proprio quando diventavo maggiorenne ho scoperto quella famosa altra serie ancora che mi avevano detto era meglio non conoscere, era strana, peggio di quella che in qualche modo avevo ormai imparato a frequentare, là in fondo dalla mia collega non vedevo arrivare nessuno o quasi da lontano, all'inizio anch'io ero proprio vuota poi un pò la gente è tornata e insomma alla fine eravamo proprio tanti

Forse per i miei 18 anni sono finalmente riuscita a convincere tutti a fare festa con me, anche se pioveva proprio tanto, sulla vecchia pista d'atletica correvano tutti i giocatori con una grossa bandiera e insieme a loro c'era un ragazzo che veniva sempre da me,si chiamava Gianni Coppola ed era molto simpatico, parlava in modo strano ma mi voleva proprio molto bene

Ho pensato che doveva esser piaciuta a tutti la festa da me perché due anni dopo ne abbiamo fatta un'altra ed ero proprio pienissima ma stavolta c'era un bel sole,bandierone, bandierine e striscioni, i palloncini che volavano in cielo con attaccata una B e la banda che suonava, era talmente festa che sul prato hanno fatto segnare un ragazzo biondo che correva tantissimo, era proprio bravo ma non segnava mai, mi hanno detto che poi quel gol l'hanno messo addirittura in un film dove c'ero anch'io, ero diventata una diva

Ormai avevo 21 anni e cominciavo ancora a sentirmi piccola e stretta ma ormai non c'erano più pezzettini da aggiungere e allora il capo che si chiamava ancora Presidente Bortolotti (ma non era quello dell'altra volta, era suo figlio) decise di aggiungere dei pezzetti tutto sotto di me (e anche sotto la mia collega Sud per evitare gelosie e già che c'erano anche in mezzo)

Alla fine ero diventata più alta, anche se la parte sotto di me era strana, brillava al sole, la prima volta dopo tutte queste aggiunte c'era tanta ma tanta ma tanta gente da me ma anche dalla collega e in mezzo, dappertutto, e insomma mi han detto che è stata la volta che più gente era venuta a riempirci, io ero contenta, anche i ragazzi in campo avevano giocato benissimo anche se la mia collega mi ha detto che sotto di lei aveva visto una grossa ingiustizia commessa da un signore in nero, anche il nostro allenatore era partito di corsa dalla sua panchina che era vicina a me per andare a salutare la collega Sud, però urlava tanto forse non era proprio per quello

Alla fine di quel campionato lì sono stata coperta quasi tutta di nerazzurro, era un grande bandierone ed è stato divertente anche se quel giorno c'era proprio tanto vento, e poi i ragazzi in campo hanno vinto battendo una squadra davvero odiosa con le maglie rosse e nere

Ormai avevo capito come funzionava, ogni due-tre anni si tornava in quel posto triste per un anno, la gente all'inizio era arrabbiata, poi un pò meno, alla fine era tanta e contenta, si faceva una festa (e finalmente le facevano da me) e si tornava al nostro posto dove mi riempivano e mi facevano vedere bene in televisione

Mi ricordo che però quando avevo ormai 25 anni, anche se eravamo nel posto triste c'era anche un'altra cosa dove la gente all'inizio era poca (anche perché mi aprivano quando era pomeriggio e anche la gente lavorava come stavo lavorando io) poi sempre più verso la sera e l'ultima volta era proprio buio e mi avevano aperta presto nel pomeriggio ed è la volta che mi sono riempita più alla svelta, non riuscivo a capire, mancavano tante ore alla partita e non mi ci stava più nemmeno uno spillo c'erano così tante bandiere e striscioni che pensavo di scoppiare, mica solo io eh...anche la collega Sud, anche in mezzo....e insomma poi la gente alla fine era triste ma non tristissima tanto che poi qualche mese dopo abbiamo fatto la solita festa da me anche se mi avevano scavalcata tutta quando i ragazzi stavano ancora giocando in campo

Cominciavo allora a vedere che veniva sempre da me un ragazzo giovane, si chiamava Claudio, ma era così giovane che lo chiamavano Bocia, da allora l'ho poi visto tante volte che urlava e saltava sopra di me, oh a me non spiaceva e anche la gente era contenta, anzi cantava e urlava di più. 
Adesso è tanto che non lo vedo più ma mi han detto che non è tutta colpa sua (un pò si) e che  ora che è più grande e ha capito certe cose verrebbe ancora da me tutte le domeniche ma non può, però è venuto a salutarmi prima di...ma questo ve lo racconto alla fine

Fine prima parte