Marco Piga
Marco Piga inizia a giocare e si fa notare nella squadra della sua città, Palau, in Serie D, passa alla
Leggi tuttoMarco Piga inizia a giocare e si fa notare nella squadra della sua città, Palau, in Serie D, passa alla
Leggi tuttoCresce nella squadra della città dove nasce, il Racing Avellaneda (Avellaneda fa parte dell’area metropolitan di Buenos Aires) arriva in
Leggi tuttoSegna il primo gol “a colori” della nostra storia, infatti è il marcatore atalantino in Atalanta-Perugia 1-1 prima giornata del 77/78, prima nostra sintesi trasmessa a colori dalla Rai.
Leggi tuttoAll’esordio in Serie A segna il gol decisivo della nostra prima vittoria nella Serie A 72/73, 1-0 al Torino il 12 novembre 1972.
Anche i suoi sei gol nella stagione 74/75 hanno la caratteristica di esser quasi tutti decisivi.
Rimane in nerazzurro nove stagioni ma gioca pochissimo, 48 presenze, però ogni anno viene confermato su richiesta dei vari allenatori che lo conoscono come ottimo marcatore di centrocampo.
Nella partita più importante, la finale di Coppa Italia del 2 giugno 1963 con il Torino, viene messo in campo per marcare lo spagnolo Peirò e lo annulla.
Alla Reggina Pirola è compagno di squadra di un massiccio stopper toscano che spazza la propria area con poderose testate, si chiama Nedo Sonetti e lo ritroveremo una decina di anni dopo in altra veste.
Leggi tuttoUno dei giocatori più titolati ad aver vestito la nostra maglia, bicampione d’Europa (più una Supercoppa europea) con il Nottingham Forest, dopo i mondiali 1982 disputati da titolare con l’Inghilterra arriva in Italia alla Sampdoria con la quale vince la Coppa Italia nel 1985.
Dopo quattro stagioni in blucerchiato arriva a Bergamo, l’entusiasmo per l’acquisto di un giocatore di tale nome è tanto, Francis ha però 32 anni e inizia ad avere pure qualche problema fisico di troppo.
Inizia da titolare la stagione della promozione in Serie A, 70/71, gioca tutte e quattro le partite di Coppa Italia compresa la prestigiosa vittoria a San Siro sul campo dell’Inter che diverrà poi campione d’Italia.
Viene fermato poi da numerosi infortuni contribuendo comunque con dodici presenze alla promozione in Serie A.
Dalla partita del suo esordio all’ultima in maglia nerazzurra salta solo tre partite (in due campionati) titolare sempre affidabile e indiscusso, mai un cartellino rosso o una squalifica, per un difensore dell’epoca è clamoroso.
Leggi tuttoGiocatore e poi allenatore, in entrambi i casi per una stagione (in panchina in effetti mezza stagione)
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