Campioni d’Italia categoria “Ragazzi” 1948/1949 Lazio-Atalanta 0-2

Caprioli 4′
Caprioli 35′
(si giocano due tempi di 30 minuti ciascuno)

L’Atalanta posa a Roma prima della partita

Roma
Campo Rondinella
10 luglio 1949
Finale Campionato Ragazzi
Partita di andata

La prima squadra si è salvata all’ultima giornata ma la stagione 48/49 si chiude con il primo scudetto a livello giovanile della nostra storia (non a livello bergamasco in quanto nel 1927 i ragazzi dell’Ardens l’avevano già vinto).
Il campionato è praticamente l’odierna Primavera che all’epoca ha il nome di Campionato Ragazzi, abbiamo vinto la fase regionale e accediamo quindi alle finali nazionali.

Il primo gol di Caprioli

Quarti, semifinali e finale si svolgono tutte su partite di andata e ritorno, la prima avversaria è la Biellese, vinciamo a Bergamo per 2-1 con i gol dell’ala Tasca e della mezzala Personeni e nel ritorno in Piemonte passiamo grazie a un pareggio con un gol per parte, per l’Atalanta segna Cavallini.
Siamo in semifinale e l’avversaria è il Vicenza, ipotechiamo la qualificazione con il 3-1 casalingo, ancora Cavallini, ancora Personeni e il terzo gol è dell’imprendibile Galimberti.
Al ritorno un rigore dà la vittoria ai biancorossi ma non basta e siamo quindi in finale dove troviamo la Lazio.

Il capitano Personeni alle formalità iniziali con il capitano laziale e l’arbitro Bernardi di Bologna

Questa volta l’andata è in trasferta, si gioca al Campo Rondinella, i bergamaschi residenti a Roma accolgono i nostri giocatori in centinaia portandoli allo stadio con le classiche carrozzelle turistiche.
Tanta accoglienza viene ripagata dai nostri ragazzi, vinciamo con una doppietta di Caprioli che è sicuramente il più esperto, non tanto come età, è un diciottenne come ad esempio Roncoli e Galimberti, ma ha già esordito in prima squadra giocando cinque partite nel campionato appena terminato segnando pure un gol ( una rete pure importante , quella del pareggio a Trieste il 20 marzo 1949).

In realtà è Lazio-Atalanta 0-2 ma all’epoca si scrive prima comunque la squadra vincente

Sblocca subito dopo quatto minuti, su un lancio Caprioli scatta, salta un avversario e pure il portiere,
La reazione della Lazio è in una traversa su punizione, per il resto controlliamo bene e anzi sfioriamo il raddoppio con Galimberti.

Franchino Galimberti in area laziale

A inizio ripresa il raddoppio, tutto uguale al primo gol, il minuto (quasi, 5′ anzichè 4′) l’autore del gol, Caprioli, un’azione personale la modalità, ancora molto simile.
Una sola occasione per la Lazio e poi totale controllo fino al termine, lo scudetto è ipotecato ma c’è ancora la partita di ritorno al Comunale una settimana dopo.

Il portiere laziale in uscita alta, Galimberti osserva

Nell’Atalanta Caprioli su tutti naturalmente, l’attaccante nerazzurro impressiona così tanto che i dirigenti laziali a fine partita cercano di acquistarlo subito offrendo cinque milioni (che poco non è soprattutto per un diciottenne con cinque presenze e un gol nella massima serie) ma l’offerta viene rifiutata.
Secondo la cronaca laziale, dopo Caprioli il migliore è stato Fracassetti, poi il centrocampista Lunghi e lo sgusciante attaccante Galimberti, apprezzato per la prestazione nonostante non sia particolarmente fisicato.

Probabilmente la stessa fotografia ma da altra angolazione, sempre Galimberti in area laziale

Ne riparleremo e conosceremo meglio i ragazzi, alcuni faranno strada calcisticamente, altri meno, ma uno di questi darà poi vita (è proprio il caso di dirlo) al perfetto esempio del motto “Di padre in figlio”, il suo cognome è Galimberti.