Brescia-Atalanta 0-3
Ganz 11′
Morfeo 45′
Ganz 63′
Reggio Emilia Stadio Giglio
19 marzo 2001
23a Serie A 00/01
HooliGanz.
Il Rigamonti è squalificato e il derby spostato di lunedì pomeriggio a Reggio Emilia: è quasi testacoda, noi siamo dall’inizio in zona Europa mentre i bresciani si dibattono nelle ultime posizioni e l’allenatore Mazzone è contestato dagli ultras biancoazzurri.
Sono quindi i bresciani a giocarsi molto e dopo pochi secondi un doppio scambio Baggio-Pirlo impegna Pelizzoli della parata più difficile della partita, il giovane estremo difensore nerazzurro respinge prima il tiro di Pirlo quasi dal dischetto del rigore e poi anticipa Baggio sulla ribattuta.
Dopo dieci minuti però alla prima occasione passiamo noi, da Morfeo a Berretta che allarga a Zauri, cross in mezzo all’area che Ganz controlla alzandosi la palla per la girata di sinistro che infila l’angolino: è stato sicuramente molto più lungo raccontarlo, l’azione è stata rapidissima e il bomber va a esultare sotto la curva atalantina in tripudio.
La reazione bresciana è fatta di tanti cross ma Pelizzoli è impegnato solo a dieci minuti dal termine del primo tempo quando il portierone bergamasco deve mettere la mano per salvare su colpo di testa dell’argentino Yllana.
Proprio all’ultimo minuto del primo tempo però arriva il gol che chiude la partita, punizione dalla sinistra di Morfeo, tutti attendono il cross e invece il genietto prova a tirare in porta sul primo palo, il bomber bresciano Hubner s’inserisce tentando di intervenire di testa ma così facendo manda la palla a infilarsi in modo imparabile nella propria porta, 0-2 e quasi tutti a casa.
Per il momento si va negli spogliatoi al rientro dei quali Mazzone prova a inserire un’altra punta, il prestante albanese Tare, attuale dirigente della Lazio, che dopo cinque minuti però spreca una palla gol in piena area mandando alto in modo scoordinato.
La partita invece di riaprirsi si chiude definitivamente poco dopo il quarto d’ora quando un grande assist di Ventola mette Ganz davanti al portiere per un imparabile sinistro, doppietta per il bomber e sigillo sulla netta vittoria.
La contestazione dei bresciani al proprio allenatore diventa sempre più forte e ai cori contro Mazzone si unisce anche la curva atalantina, l’allenatore romano si esibirà in una pantomima riguardo presunti cori contro i propri familiari e il tutto proseguirà l’anno dopo nella ridicola corsa sotto il settore atalantino.
Sul campo c’è da registrare ancora qualche sparuto tentativo bresciano di segnare almeno il gol della bandiera e, dalla parte opposta, il quarto gol mangiato da Morfeo che si fa bloccare dal portiere in uscita, poco male, finisce così con un netto 0-3 che ci porta al quinto posto in classifica davanti alle milanesi mentre il Brescia rimane in terzultima posizione.
Il migliaio di tifosi atalantini presenti saluta trionfante la squadra che è celebrata il giorno dopo dalla stampa nazionale per l’ottimo gioco praticato, si preconizza un futuro europeo ma i numerosi infortuni e soprattutto le squalifiche per le scommesse di Atalanta-Pistoiese ci porteranno a chiudere con un comunque ottimo settimo posto paradossalmente raggiunti proprio dal Brescia che sta vivendo i propri anni migliori grazie soprattutto alla presenza di Baggio.
Ancora qualche anno e le posizioni si mostreranno con chiarezza, noi stabilmente in Serie A loro stabilmente in Serie B com’è sempre stato e come del resto è scritto… A come Atalanta e B come Brescia.