Bologna-Atalanta 2-1
26 settembre 1937 3a Serie A 37/38
L’ultimo dei “primi”
E finalmente, dopo le tante prime volte, dopo il primo gol in assoluto, il primo in nerazzurro, il primo straniero, il primo al Brumana ecco il
primo gol ufficiale in Serie A, lo segna Savio alla terza giornata ma serve solo per l’onore e per la storia non potendo evitare la sconfitta.
Al termine del campionato Savio sarà vice cannoniere della squadra con sei gol preceduto solo da Fornasaris con sette, ma la squadra dopo lo sfortunato inizio non regge la categoria e retrocede con sedici punti in trenta partite precedendo la sola Fiorentina.
Fra le poche soddisfazioni il moderno stadio Brumana ospita l’incontro per Nazionali “B” tra Italia e Svizzera con la convocazione dell’atalantino Picaia Bonomi che a fine stagione manterrà comunque la categoria trasferendosi alla Roma.
L’inizio del campionato, pur con un calendario difficilissimo, non era stato male, pareggio a reti bianche in casa del pluriscudettato Genoa, allora nella fascista versione di “Genova 1893”, immeritatissima sconfitta con la Juventus con un gol in fuorigioco a tre minuti dalla fine (toh…) e alla terza ci aspetta il Bologna campione d’Italia e i pronostici contro una neopromossa per la prima volta nella massima serie parlano di punteggi tennistici.
Dopo pochi minuti il mediano rossoblù e della Nazionale Andreolo spara sotto l’incrocio una sassata imparabile e dopo altri venti minuti raddoppia Reguzzoni che, in effetti, crossa, semplicemente, ma il nostro portiere Borgioli lascia incredibilmente entrare il pallone, 2-0 al venticinquesimo e la goleada sembra avverarsi.
A questo punto, però, comincia anche la nostra partita e il pubblico felsineo assiste incredulo a un Bologna sempre più schiacciato nella propria area.
Dopo un’azione volante Bonomi esplode una bomba dal limite mandando il
pallone esattamente dove l’aveva mandato il bolognese Andreolo per il primo gol: purtroppo a guardia della porta bolognese c’è il bergamasco, ex atalantino e portiere della Nazionale Ceresoli che fa il miracolo andando a deviare con la punta delle dita salvando per il momento il doppio vantaggio.
L’assedio prosegue nella ripresa, interrotto solo da un clamoroso palo del solito Andreolo da trenta metri, per il resto è ancora Ceresoli a salvare di piede sul rapidissimo Savio e finalmente è lo stesso Savio ad accorciare le distanze con il nostro storico primo gol in Serie A.
Azione ancora tutta di prima e sulla palla radente, questa volta Savio arriva un attimo prima e precede Ceresoli, 2-1 ma mancano solo quattro minuti al termine.
Riparte l’assalto e proprio allo scadere, con il pubblico locale a invocare il
fischio finale, ancora Savio arriva per primo su un altro cross ma questa volta lo spigolo del palo salva Ceresoli e finisce così, 2-1 per i campioni d’Italia con un notevole spavento.
Ceresoli è il primo grandissimo portiere della nostra storia, viene dall’Alzano e dopo tre ottimi campionati di B in maglia nerazzurra è acquistato dall’Inter prima e dal Bologna poi, dove lo ritroviamo in quest’occasione.
Il portiere bergamasco è anche noto come “Il leone di Higbury” per una partita disputata con la Nazionale sul campo dell’Arsenal contro l’Inghilterra dove, nonostante il 3-2 finale, fu il migliore in campo parando quasi qualsiasi cosa.
A fine carriera tornerà comunque all’Atalanta come tecnico della prima squadra poi delle giovanili poi come preparatore dei portieri, subentrerà più volte ai mister esonerati, insomma darà tutto per la causa atalantina come aveva fatto molti anni prima in campo, un vero campione a tinte nerazzurre.