Bari-Atalanta sospesa per invasione di campo al 36′
Bari Stadio della Vittoria
3 febbraio 1974
19a Serie B 73/74
Ultima di andata, vinciamo a Bari a tavolino per invasione di campo quando comunque stiamo vincendo con un gol di Gattelli poco dopo la mezzora del primo tempo.
E’ assolutamente comico leggere la descrizione dei fatti (oltretutto ad opera di corrispondenti locali come avviene spesso all’epoca) i giornalisti bergamaschi non sempre seguono la squadra al Sud, immagini non se ne vedono quindi possono accadere (e accadono) gli episodi più assurdi, lo stesso a campi invertiti.
Altro che rimpiangere quei tempi, è il Medioevo calcistico.
In questo caso comunque gli stessi corrispondenti locali, (forse anche perché scrivono probabilmente due pezzi, uno per il loro giornale e l’altro per il giornale della squadra ospite, nella descrizione del gol Vignando diventa” il NOSTRO numero otto) optano per la simulazione dell’attaccante di casa Casarsa (che diverrà poi famoso per battere i rigori da fermo quando andrà alla Fiorentina, tutti i ragazzini dell’epoca lo imitano) in un contrasto con l’attuale presidente Percassi.
Comincia a piovere in campo una serie di oggetti (diligentemente elencati) ombrello, scarpa, arance ecc. l’arbitro chiama il capitano del Bari e si riprende, palla lunga e segniamo noi, cross di Vignando segna Gattelli su un pallone respinto dal portiere su tiro dello stesso Gattelli.
A questo punto scatta l’invasione, tutti i giocatori scappano negli spogliatoi e la polizia fatica non poco a sgombrare il campo.
Vinceremo poi ovviamente a tavolino, la cosa curiosa è che l’arbitro, che pure ha un cognome tipicamente di casa nostra, Martinelli, è di Catanzaro (cioè della città la cui squadra solo tre anni prima aveva spareggiato per la promozione proprio con Bari e Atalanta).