Atalanta-Venezia 6-0
Biassoni 8′
Sanero 14′
Casati 34′
Locatelli 50′
Candiani 60′
Sanero 85′
Stadio Brumana
14 aprile 1935
23a Serie B 34/35 Girone B
Torniamo a vincere dopo quasi due mesi.
E’ uno scontro diretto per la salvezza, infatti per rimanere nella serie cadetta bisogna arrivare nelle prime otto, l’esperimento dei due gironi finisce dopo due stagioni e la Serie B torna a girone unico.
Vengono elencate una serie di motivazioni che hanno portato a una così travolgente vittoria, il “fervorino” del segretario federale (del fascio di Bergamo…purtroppo), gli allenamenti “intensi e razionali”, la paura della retrocessione, l’orgoglio nerazzurro, la spinta dei tifosi, insomma un bel misto di retorica.
Poca gente, fa freddo e piove, campo a pozzanghere, all’ottavo il primo gol, da Locatelli a Gianesello a Biassoni che sblocca la partita con un tiro imparabile.
Sei minuti dopo il raddoppio, Gianesello va via e crossa, Biassoni stavolta finta per Sanero che realizza di potenza.
Il terzo gol arriva con un tiro al volo su respinta del portiere il gol è di Casati, anche se alcune fonti lo danno a Candiani che forse sfiora fintando (dev’esser la giornata delle finte), all’epoca è difficile capire se c’è il tocco oppure no.
Si va al riposo sul 3-0 e nella ripresa si prosegue nello stesso modo anzi peggi, Locatelli fa subito il quarto e gli ospiti rimangono in dieci per un’espulsione causata dalle numerose scorrettezze.
Candiani fa il proprio gol con un’azione personale per evitare fraintendimenti, a partita strafinita rimaniamo in dieci pure noi, all’epoca non si fanno calcoli e Zanni si fa buttar fuori.
Chiudiamo comunque con il sesto gol, da Candiani a Sanero che sterza e segna, finisce tra gli applausi quando la squdra si schiera a metà campo come d’obbligo all’epoca per salutare romanamente (roba da matti).