Atalanta-Venezia 3-1
Olivieri 74′
Favini 80′
Christensen 86′
Stadio Comunale
3 settembre 1961
2a Serie A 61/62
Seconda giornata di campionato, per l’esordio casalingo siamo circa in diecimila, qualche assente ancora in vacanza, qualche altro magari scoraggiato dal pessimo inizio di campionato, un 6-0 preso dall’Inter a Milano alla prima giornata.
Ospitiamo il neopromosso Venezia, noi siamo con la seconda maglia come d’uso all’epoca, Venezia in maglia verde con bordi neri, il primo tempo è abbastanza sonnolento anche perché fa ancora abbastanza caldo, il campionato è iniziato in anticipo per l’epoca a causa dei mondiali del Cile del 1962.
Al quarto d’ora della ripresa gli ospiti passano in vantaggio su rigore, a quel punto la situazione si fa difficile, dopo il brutto esordio si avvicina una sconfitta casalinga con una neopromossa.
Nell’ultimo quarto d’ora però ribaltiamo tutto, prima su cross di Colombo Olivieri anticipa in uscita il portiere e pareggia, poi lo scattante (all’epoca) Maestro Favini sbaglia un cross che si infila sorprendendo il portiere avversario: lo stesso Favini negli spogliatoi molto onestamente ammette il colpo di fortuna.
Arriva addirittura il terzo gol, lo segna il danese Christensen con una botta da fuori, il gol è la ricompensa a tutto il sacrificio e le botte prese dallo scandinavo che in realtà è un centrocampista di sostanza che ha dovuto fare il centravanti in assenza di Nova, più o meno come dovrà fare un altro scandinavo, Stromberg, venticinque anni dopo.
Finisce 3-1 con quattro gol nell’ultima mezzora, le interviste di Corbani sono gustosissime da leggere, sia dove si citano le “critiche” alla società sul calciomercato sia quando si cita un giocatore della squadra vincente che piange a dirotto solo perché convinto di aver giocato male, alcune cose sono rimaste uguali altre proprio no.