Atalanta-Sambenedettese 4-2
Agostinelli 8′
Fattori 33′
Pacione 62′
Pacione 64′
Stadio Comunale
10 giugno 1984
38a Serie B 83/84
Un gol da…cineteca.
Eccola la festa finale, siamo all’ultima giornata, la promozione è ormai acquisita matematicamente e c’è voglia di festeggiare, anche se in realtà ci sono ancora due obiettivi da conquistare: vincere il campionato e vincere la classifica cannonieri con Pacione o Magrin.
La situazione ci vede in testa con un punto di vantaggio sul Como anch’esso già promosso mentre per quanto riguarda i bomber è in testa Bivi del Catanzaro (ultimo e già retrocesso) con quattordici gol, seguono i due atalantini e De Falco della Triestina con tredici.
Ci sono tutti gli ingredienti per il lieto fine e, in effetti, tutta la giornata avrà un retrogusto cinefilo: si comincia la mattina con l’allestimento delle coreografie ad opera delle Brigate, una gigantesca A di polistirolo sotto la Nord, una B gigante che sarà portata via da palloncini, altri palloncini azzurri, striscioni di ogni genere.
Ci sono poi le prime bandierine del tifo organizzato a Bergamo e sono bellissime, di carta lucida, nerazzurre da un lato con l’A e il Bna e dall’altro la foto della squadra con tutti gli autografi contornata da tutti i titoli dei giornali sulle partite stagionali: il giorno prima sono state distribuite davanti a tutte le scuole elementari della città e la domenica all’ingresso allo stadio.
Stadio peraltro stracolmo, siamo quasi in trentamila e non entra più uno spillo, giornata di sole, cielo azzurro dove c’è anche l’aereo che trascina la scritta “Ora e sempre in Serie A – Bna”.
Ci sono tutti gli ingredienti per la festa, c’è pure la banda e dulcis in fundo pure la partita non prima però della foto con tutti i figli dei giocatori in pantaloncini e magliettina nerazzurra (diventerà poi consuetudine ma questa è la prima volta).
In effetti, una perfetta regia a questo punto non può che prevedere il colpo di scena, tutti aspettano i gol di Magrin e Pacione e invece segna… Agostinelli.
Pare incredibile ma segna proprio lui, il biondissimo e amatissimo Ago al quale si era anche cercato di far tirare il rigore con il Perugia per potergli finalmente dare la gioia del gol per il quale sembra assolutamente negato nonostante faccia benissimo tutto il resto.
Lungo lancio di Soldà, sulla sinistra Ago vince un rimpallo e ruba palla al difensore, entra in area lungo la linea di fondo, salta l’uomo rientrando verso il centro e tira forte sotto la traversa, palla in rete.
Agostinelli prosegue la corsa sotto la Nord impazzita, scrosciano applausi anche al regista occulto della giornata che ha scritto ottimamente la trama.
Si ricomincia, solo che la Samb non ci sta a recitare la parte della comparsa e verso la mezzora un rasoterra angolato di Faccini sorprende Benevelli per il pareggio.
Per vincere il campionato servono i due punti quindi ripartiamo subito e dopo altri cinque minuti Fattori replica il gol contro il Campobasso, questa volta crossa Soldà da sinistra e il mini bomber toscano stacca centrando lo stesso angolo della stessa porta per il 2-1.
Anche questa volta il vantaggio dura poco, altri cinque minuti, sassata da lontano che centra l’incrocio e sulla respinta segna un difensore marchigiano spintosi in avanti, qui siamo al surreale perché il marcatore è Attrice, la giornata cinefila continua.
Intervallo, il Como sta stravincendo quindi per vincere (il campionato) dobbiamo vincere (la partita) possibilmente facendo segnare Magrin o Pacione, possibilmente almeno due gol.
La regia occulta provvede e provvede sul campo anche Paciogol, prima deviando di esterno una punizione laterale di Magrin e poi svettando altissimo su cross lungo e lento il tutto nel giro di due minuti.
L’ultima mezzora è in pratica una passerella sul red carpet, finisce così, 4-2, vinciamo il campionato (e conquistiamo quindi il diritto di disputare la Mitropa Cup, la stagione successiva) Pacione vince la classifica cannonieri (con annesso premio Chevron che sarà consegnato sul campo alla prima partita casalinga del futuro campionato) e tutti i giocatori fanno il tradizionale e trionfale giro di campo con il bandierone.
Il ricordo di questa giornata viene però tramandato anche in altro modo, il notissimo film di Lino Banfi “L’allenatore nel pallone” che è girato proprio in questo periodo utilizza il gol di Agostinelli per la “partita” Atalanta-Longobarda (che nel film ha la maglia bianca e che quindi assume di volta in volta le sembianze della squadra in trasferta nei vari filmati) che ci vedrà poi “sconfitti” 1-2 grazie al mitico Aristoteles.
Il tanto sospirato gol di Ago è quindi immortalato in un film cult che rimarrà nella memoria di molti così come nella nostra rimarrà la splendida Atalanta di questa stagione.