Atalanta-Napoli 4-0
Cominelli 22′
Gaddoni 32′
Fabbri 36′
Fabbri 83′
Stadio Brumana
20 aprile 1941
28a Serie A 40/41
Il campionato dell’Atalanta più forte dei suoi primi trenta anni sta per volgere al termine, dopo aver suonato la Juventus la squadra ha perso un pò gli stimoli, perderà tre delle ultime quattro partite.
Questa partita però la squadra la “gioca”, travolgiamo il Napoli vendicando la sconfitta dell’andata (un 4-1 che evidentemente nei giocatori è rimasto bene in mente) è tuttora la nostra vittoria più netta con i campani insieme a due 5-1.
Siamo tornati in Serie A per la seconda volta e questa volta ci resteremo quasi venti anni, siamo molto forti, arriviamo sesti e solo perché molliamo perdendo le ultime due dopo questa vittoria altrimenti con altri soli tre punti finiremmo secondi.
C’è un bel pubblico, in tribuna d’onore ci sono soldati e ufficiali feriti di guerra, iniziamo subito all’attacco e passiamo dopo il ventesimo, segna Cominelli al volo su una palla respinta.
Raddoppio dopo dieci minuti Cominelli lancia Fabbri, cross per Gaddoni che controlla, finta, ondeggia, ne salta due e segna, gran gol, Gaddoni è un pò uno Scamacca d’epoca.
Passano quattro minuti e Fabbri chiude tutto toccando in rete una respinta corta del portiere, in mezzo pure un gol annullato e un palo, dominio totale.
La partita si calma un attimo, Cominelli e Fabbri prendono due calcioni che li costringono alle cure del medico, non esistono cambi e rientrano ma, specie Cominelli, sono menomati.
Nella ripresa comunque non manca il quarto gol ancora di Fabbri con un tocco astuto, poker e applausi finali.
Il giorno successivo oltre della resa del Napoli a Bergamo si scrive pure della resa della Grecia, non certo dovuta all’esercito italiano che è riuscito a farsi ricacciare addirittura dietro le posizioni di partenza in Albania, l’alleato tedesco ha risolto nel giro di due settimane (purtroppo).
