Atalanta-Milan non disputata (0-2 a tavolino)
Stadio Comunale
25 marzo 1962
31a Serie A 61/62
Il Milan è in lotta scudetto, noi siamo forti, anche molto forti, arriveremo sesti e abbiamo perso una partita a Mantova dopo tre mesi di imbattibilità.
Stadio strapieno, la gente trabocca in campo, milanisti e atalantini mischiati anche se si vedono più bandiere rossonere, l’arbitro Adami aspetta quarantacinque minuti che il campo sia sgombrato, si annuncia all’altoparlante che in caso contrario l’Atalanta avrebbe perso a tavolino.
Molto sportivamente i tifosi milanisti non escono anzi ovviamente l’annuncio serve solo a farli rimanere.
L’arbitro se ne va, la partita è data persa, noi facciamo ricorso ma per un problema di biglietti venduti in più della capienza ci viene dato torto e, sempre molto sportivamente, i due punti prendono la strada di Milano.
L’accaduto serve perlomeno a dare la spinta definitiva per la costruzione della Curva Nord che avverrà l’estate successiva.
Nella stessa estate del 1962 l’Atalanta si aspetta che, come promesso, i rossoneri vengano a giocare un’amichevole precampionato per risarcire almeno il grande danno economico subito dovendo rimborsare i biglietti della partita non giocata.
Naturalmente il Milan non fa nemmeno questo e un pungente articolo di Corbani rileva quanto la pretesa sportività milanista non sia nient’altro che pura fantasia.
Tutto l’insieme potrebbe far pensare a qualcosa d’altro avvenuto in tempi più recenti sempre a proposito di rossoneri e sportività ma probabilmente è solo un’impressione.