Atalanta-Milan 2-0

Longoni 29′
Maschio R 85′

Uno dei tanti attacchi atalantini

Stadio Comunale
5 marzo 1961
22a Serie A 60/61

L’EsorCiccio sconfigge il Diavolo.
Quinta di ritorno, siamo nel consueto tranquillo centroclassifica governati con saggezza da Gustavsson al centro della difesa e dal grande Maschio a centrocampo, i gol arrivano dal centravanti Nova e dalla guizzante ala Longoni.
Arriva il Milan terzo in classifica e in piena lotta scudetto con Juventus e Inter, nei rossoneri ci sono un anziano Liedholm e un giovane Rivera, il brasiliano Altafini e tanti nazionali come Ghezzi, Maldini e Trapattoni, una squadra che nella stagione successiva vincerà il campionato e due stagioni dopo la Coppa dei Campioni.
I pronostici sono tutti per i rossoneri, anche se (allora come ora) giocare a Bergamo non è facile, l’unica e clamorosa sconfitta interna è, finora, arrivata alla prima giornata (un brutto 1-5 contro l’Inter, a fine campionato saranno in totale due le sconfitte interne) e il Milan sa che non sarà facile portare a Milano i due punti necessari alla lotta scudetto.
Per tutta la settimana in casa atalantina è rimasta in forte dubbio la presenza di Maschio che però è regolarmente al proprio posto quando, in uno stadio gremito in ogni ordine di posti da venticinquemila persone, l’arbitro De Marchi fischia l’inizio dell’incontro.

Il rigore di Maschio

I primi minuti vedono uno sterile possesso palla milanista ma quando iniziano i primi contropiedi atalantini la difesa rossonera inizia a vedere i sorci verdi e mentre Cometti quasi non tocca palla, il portiere della nazionale Ghezzi deve compiere un miracolo su una saetta di Gasperi e si deve ripetere pochi minuti dopo bloccando in due tempi un’altra bordata di Nova.
Verso la mezz’ora comincia a farsi vedere Longoni, il guizzante “Ciccio”, servito da Maschio, fa la barba al palo con un tiro radente e dopo qualche minuto concretizza finalmente una delle occasioni atalantine: triangolazione Magistrelli Nova Magistrelli, cross rasoterra per l’accorrente Longoni che infila di piatto per il meritatissimo vantaggio, grande entusiasmo sugli spalti dove si accendono addirittura dei bengala.
La reazione del Milan è tutta in un tiro di Altafini che impegna finalmente Cometti in una parata, ma la risposta nerazzurra è ben più pericolosa con Magistrelli che salta Trebbi e spara un filo alto sopra la traversa; si va al riposo sul minimo vantaggio ma il saldo delle occasioni è nettamente a nostro favore.
Nell’intervallo i tifosi milanisti non sono particolarmente contenti dell’andamento della partita e si aspettano la reazione della propria squadra confidando soprattutto nel bomber Altafini.
Quando si ricomincia, però, è un errore del nostro mediano Gasperi che permette a Rivera di involarsi verso la nostra porta, pericolo però sventato con calma olimpica dal solito Gustavsson.


Anche questa volta la nostra risposta non si fa attendere e al terzo minuto andiamo ancora vicinissimi al gol, questa volta è Trapattoni a sbagliare clamorosamente il tocco all’indietro per il proprio portiere servendo così Magistrelli che solo davanti a Ghezzi mette incredibilmente a lato.
L’occasione sprecata rischia di costare cara perché nel giro di pochi minuti il Milan va vicino al pareggio con Altafini (sul quale è bravo ancora una volta Gustavsson) Galli e Vernazza.
Terminata la fiammata rossonera ricomincia il samba nerazzurro, su azione d’angolo è Nova che a tre metri dalla porta centra la traversa e sulla respinta tira ancora fuori.
Il numero di occasioni da gol atalantine cresce a dismisura, punizione dal limite del solito Maschio e ancora traversa, sulla ribattuta Nova di testa impegna severamente Ghezzi.
Siamo ormai negli ultimi minuti e il Milan tenta di buttarsi disperatamente in avanti creando anche qualche mezza occasione con Vernazza e Altafini ma quando mancano ormai solo quattro minuti al termine il risultato è messo definitivamente al sicuro: è ancora Maschio a saltare tre avversari e a mettere Magistrelli ancora una volta davanti al portiere, Trebbi non può fare altro che stenderlo e l’evidente rigore è trasformato con sicurezza dallo specialista Maschio con Ghezzi che nemmeno si muove.

La partita termina così con uno striminzito due a zero ma nel conto atalantino sono da mettere anche due traverse e almeno quattro gol mangiati, poteva finire con un clamoroso sei/sette a uno ma anche così la gioia è totale, grande prestazione dei nerazzurri, sventolio di bandiere sugli spalti mentre i milanisti riprendono mestamente la via di casa.
Negli spogliatoi si scopre poi che Maschio ha giocato in condizioni fisiche veramente difficili causa le botte subite nei precedenti incontri, ma l’allenatore Valcareggi aveva pregato i giornalisti bergamaschi di non diffondere la notizia per non dare vantaggi agli avversari, lo stesso Maschio esce dallo stadio sull’auto di Corbani che fatica a farsi largo fra i tifosi osannanti, è stata davvero una gran bella giornata per i colori nerazzurri.

Angelo Longoni otto gol nella Serie A 60/61
Humberto Maschio quattro gol nella Serie A 60/61