Atalanta-Juventus 0-0
Stadio Comunale
7 marzo 1948
25a Serie A 47/48
Fermiamo la Juventus in uno scontro comunque quasi diretto, loro arriveranno secondi e noi quinti, tutti comunque lontanissimi dal Grande Torino.
La partita è importante, in tribuna c’è De Vecchi, l’ex capitano della Nazionale e del Genoa anni venti che è l’opinionista di punta de “Il Calcio Illlustrato” , l’unica pubblicazione settimanale sul calcio italiano e internazionale dell’epoca, con molte foto.
L’attesa è molta, oltretutto nella Juventus ci sono molti futuri atalantini, Dalmonte, Angeleri, Cergoli e pure l’ex Locatelli, il miglior giocatore probabilmente che abbiamo avuto negli anni trenta (una sola stagione a Bergamo per ovvi motivi) campione del mondo con l’Italia 1938.
La Juventus prende una traversa da due passi, noi in pratica non tiriamo in porta anche perché verso fine primo tempo si infortuna Todeschini che deve mettersi all’ala e giochiamo praticamente in dieci.
In effetti cambia soltanto uno sterile possesso palla, fino all’infortunio era nostro dopo passa agli ospiti ma occasioni zero.
Del resto il nostro punto di forza non è l’attacco ma la difesa, sarà la terza del campionato dopo Torino (ovviamente) e Modena.
In porta c’è il gigantesco Casari e il forte mediano Mari fa un enorme filtro schierato davanti ai difensori di ruolo Manente, implacabile marcatore, e Citterio veloce e con ottimo senso della posizione.
Nella ripresa si infortuna anche il futuro (giocatore, capitano e allenatore) Angeleri, si gioca in pratica in dieci per parte e finisce per forza a reti bianche.
E’ comunque l’Atalanta del quinto posto, il nostro miglior piazzamento della storia fino all’era Gasp che ha polverizzato praticamente ogni record precedente.