Atalanta-Italia 1-6 (seconda parte)

16 febbraio 1927
Partita amichevole

Alle 14 si aprono i cancelli dello Stadium, finalmente perché la folla era già in attesa, fin dalle 13 i tram straboccano di gente lungo Via Borgo Palazzo, e poi biciclette, motociclette, auto e pure qualcuno ancora in carrozza.
Sotto il cavalcavia della ferrovia della Valle Brembana si crea un pauroso ingorgo, assurdo per i tempi, e ce ne vuole per districare il tutto, meno male che molti vanno semplicemente a piedi, tanti ragazzi e tanti bambini, studenti collegiali in fila e pure (purtroppo) i balilla.
Per entrare c’è una ressa mostruosa, poi la gente si distribuisce nel recinto intorno al campo e nell’unica tribuna, finalmente arrivano le formazioni, l’Italia schiera: De Prà (Genoa) Allemandi (Juventus) Caligaris (Casale) Barbieri (Genoa) Bernardini (Inter) Janni (Torino) Baloncieri (Torino) Rossetti (Torino) Bellini (Inter) Conti (Inter) Levratto (Genoa).
Osservazione curiosa, nell’Italia ci sono molti…cognomi che tanti anni dopo avranno un futuro atalantino, Bernardini, Bellini, Conti e, volendo, quasi Rossetti (Rosseti sia pure per poco).
All’ultimo momento è rimasto fuori Libonatti , nell’Atalanta manca il capitano (e giocatore forse più forte) Poggia, manca pure Pedrazzini e la Nazionale ci presta nel primo tempo due giocatori.
La nostra formazione: Perani I Boninsegna Coppo Varasi Bonzani Albertoni (Casale) Pietroboni (Inter) Perani II Lukacs G.Cornolti Buschi.
A parte Poggia i nostri grossi calibri ci sono tutti, Lukacs, G.Cornolti e Buschi certo il confronto non è con le difese della Prima Divisione questa volta, c’è la Nazionale.

Italia in maglia bianca e noi in nerazzurro, il pubblico va in visibilio per il gioco della Nazionale, siamo abituati a uno spettacolo ovviamente molto inferiore, il primo tempo finisce 2-0, segna Baloncieri e il raddoppio arriva su un contropiede ispirato dal piede di Bernardini.
Alla mezzora rigore per l’Italia, tira Levratto che, per la potenza del tiro, ha fama di aver letteralmente sfondato delle reti (che certo all’epoca magari non erano proprio il massimo della robustezza), tiro centrale potentissimo e Perani I ci mette i pugni parando ma rischiando una frattura.
Nell’intervallo qualche cambio, esce appunto Perani I e tra i nostri pali va Fumagalli, entra pure Riccardo Cornolti al posto di Pietroboni che torna a giocare con la Nazionale al posto di Barbieri, Greppi (Casale) sostituisce Allemandi e per il resto formazioni invariate.
Nel secondo tempo l’Italia ne fa altri quattro ma pure noi segniamo il gol della bandiera, è Perani II a battere il portiere De Prà, il fratello ha parato un rigore a Levratto, grande giornata per la famiglia Perani.
Alle 17 l’arbitro fischia la fine anche perché è abbastanza buio, siamo a metà febbraio e ovviamente non esiste alcun impianto di illuminazione.

Il commento del giorno dopo

Un grande applauso saluta le due squadre, il giorno dopo la stampa elogia l’Atalanta per la prestazione, l’assenza di Poggia è stata molto pesante.
Quattro giorni dopo a San Siro l’Italia pareggerà 2-2 con la Cecoslovacchia rimontando due volte con Libonatti e Baloncieri.
L’accoglienza di Bergamo rimane impressa nella Nazionale che tornerà solo tre anni dopo (e questa volta l’ospiteremo al Brumana).