Atalanta-Fiorentina 2-1

Pagliano 17′
Tabanelli 83′

Stadio Brumana
3 maggio 1942
24a Serie A 41/42

Siamo in piena seconda guerra mondiale ma noi nel nostro piccolo siamo in lotta per la salvezza, non vinciamo da più di due mesi e la partita con la Fiorentina diventa quasi decisiva.
Siamo terzultimi e retrocedono in due, abbiamo quattro punti di vantaggio sul Napoli penultimo ma mancano ancora sei giornate alla fine.
La Fiorentina peraltro non è molto meglio di noi, ha giusto due punti in più, quindi vincendo la riagganciamo.
L’inizio è nostro, Peretti prende la traversa di testa, non sarà l’ultimo legno della giornata.
Poco dopo il quarto d’ora passiamo nonostante la resistenza della difesa viola dove giganteggiano i futuri atalantini Piccardi e Valcareggi (il primo come giocatore e il secondo come allenatore, due volte): Pagliano scambia con Fabbri e infila sotto l’incrocio, imparabile.
Passano due minuti e prendiamo un gol molto ingenuo, su rimessa laterale lunga l’attaccante ospite si trova tutto solo in area, la nostra difesa rimane a guardare ed è il pareggio.
Prima dell’intervallo facciamo in tempo a prendere un altro palo, lo colpisce Fabbri a portiere battuto.

Nella ripresa prosegue l’assedio fino a quando Tabanelli, ormai mancano solo sette minuti al termine, butta dentro un pallone importantissimo dopo che la traversa aveva respinto un colpo di testa di Gaddoni, contando quello del primo tempo su azione poi fermata per fuorigioco sono quattro in tutto.
Finisce 2-1 e con questi due punti scavalchiamo il Livorno che ha perso e raggiungiamo la Fiorentina a 21 punti, cinque punti di vantaggio sulla penultima che nel frattempo è diventato il Modena, la salvezza si è molto avvicinata ma arriverà in modo molto sofferto e per un solo punto, il Napoli ci arriverà appunto a una sola lunghezza anche perché faremo solo tre punti nelle sei rimanenti partite, pochi ma sufficienti per restare in Serie A.
Il gol di Tabanelli sarà l’unico stagionale ma ha scelto perfettamente quando farlo, scriverà trenta anni dopo la nostra storia sedendo in panchina nella vittoriosa finale di Coppa Italia con il Torino.