Atalanta-Benfica 2-4

Pirola 4′
Magistrelli 29′

L’Atalanta posa prima della partita, in piedi da sinistra:
Divina, Leonardi, Cozzani, Magistrelli, Pianta, Vavassori
accosciati da sinistra:
Savoia, Pirola Sacco (capitano con il gagliardetto del Benfica), Moro, Bianchi

Stadio Comunale
25 agosto 1971

Siamo neopromossi nella massima serie e, prima di iniziare la Coppa Italia, organizziamo un’amichevole di lusso, anzi superlusso, con il Benfica di Eusebio e Simoes.
La squadra portoghese oltre ad avere tra le proprie fila probabilmente il secondo miglior giocatore del mondo dell’epoca dopo Pelè cioè il mozambicano (quindi portoghese) Eusebio domina in patria ed in Europa, è arrivato in finale tre anni prima e arriverà in semifinale in questa stagione (ovviamente parliamo di Coppa dei Campioni).
Insomma è una partita per noi assolutamente eccezionale, i portoghesi hanno in programma una tournée in Italia, giocheranno a Cagliari il 21, a Marassi contro il Genoa il 23 per chiudere la parentesi italiana il 25 al Comunale.
L’attesa è notevole ma proprio nei giorni precedenti la partita i portoghesi comunicano di considerare annullata la partita, il leggendario cavalier Randazzo, autore degli accordi con il procuratore che rappresenta il Benfica, è costretto a un incredibile tour de force per chiarire la situazione.
Come racconta lo stesso cavaliere nel suo libro, Randazzo per pura sfortuna nei giorni precedenti la partita va in Sicilia per un matrimonio (in auto !!! Partenza da Bergamo al mattino presto e arrivo a Caltagirone la sera tardi ) appena arrivato la madre lo avvisa di chiamare subito il Presidente Bortolotti a Bergamo.
Informato del problema il (davvero) leggendario cavaliere torna subito in aereo a Bergamo, da lì altro aereo per Lisbona dove, in due ore in sede del Benfica, risolve il problema.
Il procuratore praticamente aveva cercato di intascarsi una parte dell’ingaggio, il Benfica si era trovato il compenso ridotto e aveva annullato, ci si spiega, il prestigioso club portoghese si scusa e conferma l’amichevole.
Seguendo sempre nei voli d’Europa il cavaliere, Lisbona-Roma, Roma-Sicilia, matrimonio e ritorno definitivo a Bergamo con l’auto che non poteva certo esser lasciata a casa, fate voi il conto delle migliaia di chilometri percorsi in tre giorni.
Randazzo arriva in tempo per la partita, si gioca mercoledì 25 agosto, lo stadio non è pieno causa maltempo, siamo solo in quindicimila, manca ancora il pezzettino di Curva Nord verso la Tribuna Coperta, la costruzione a spese dei Bortolotti inizierà qualche mese dopo.

Giovanni Pirola

La partita è spettacolare e paradossalmente tutti i gol arrivano nel primo tempo, segna subito al primo minuto il centravanti portoghese Vitor Baptista che raccoglie un cross rasoterra fintato dal compagno.
Passano tre minuti e pareggia Pirola su punizione dal limite, si rimane 1-1 fino alla mezzora quando andiamo incredibilmente in vantaggio con il neo acquisto Magistrelli che in area aggancia un servizio di Bianchi, controllo di destro e gol a fil di palo di sinistro.
A questo punto il Benfica viene stimolato e in altri due minuti ribalta ancora con Vitor Baptista e l’augusta firma di Eusebio (più o meno Messi e/o Ronaldo dell’epoca insieme a Pelè), a due minuti dall’intervallo un’altra firma prestigiosa, quella dell’altra punta Artur Jorge fissa il punteggio sul 2-4 (anche perchè Vavassori è temporaneamente fuori dal campo a farsi medicare per un colpo in testa).
Nella ripresa, complici anche le sostituzioni, non ci sono altri gol, l’arbitro Gussoni, uno dei principi del fischietto d’epoca fischia la fine tra gli applausi del pubblico che ha ammirato una bella Atalanta e una delle squadre top a livello europeo, sicuramente il secondo miglior giocatore del mondo.

Il gol del grande Eusebio

Per fare un confronto nelle due precedenti amichevoli, il Benfica era passato a Cagliari 4-1 ( il Cagliari di Riva, una delle big del campionato) e solo per 2-1 a Marassi contro il Genoa squadra cadetta schierando però le riserve.
Un’amichevole storica, non avendo mai avuto occasione di vedere Pelè al Comunale Eusebio è sicuramente il giocatore straniero di più alto livello che abbia giocato a Bergamo negli anni settanta, allo stesso tempo un’occasione utile per ringraziare una volta in più un vero e proprio pilastro dell’Atalanta per più di trenta anni, grazie cavalier Randazzo !