Atalanta-Juventus 0-1

19 settembre 1937 2a Serie A 37/38

E’ la prima partita casalinga della nostra storia in Serie A.
Abbiamo pareggiato a Marassi con il Genova 1893 (il Genoa insomma) la prima in assoluto e l’attesa per il debutto a Bergamo della serie A è notevole.
Il giornalino dello stadio è davvero notevole per l’epoca, c’è molto nerazzurro, spicca la Birra Orobia, foto di tutti gli atalantini, classifica e classifica marcatori.

Non manca il campetto con le formazioni, l’albo d’oro del campionato, il programma della giornata e di quella successiva e naturalmente i numerosi sponsor.
Non può mancare il Bar Anselmo per tanti anni ritrovo atalantino Doc nel centro di Bergamo (a fine anni sessanta aveva una bellissima porta “modello saloon” metà bianconera e metà nerazzurra, bianconera per la Bergamasca eh…) in quello che allora si chiamava “Largo Adua”.
Si vende anche il cappellino “Atalanta” probabilmente qualcuno dei 14.000 spettatori lo indossa, applausi e incitamenti sono notevoli anche se la stampa nazionale rileva la correttezza del tifo atalantino.
La correttezza rischia seriamente di venire meno, anzi viene proprio meno, giustamente, quando, a tre minuti dal termine la Juventus segna il gol decisivo in fuorigioco rilevato da tutta la stampa locale ma pure nazionale.
Su punizione laterale la palla spiove nella nostra area, la tocca un attaccante juventino in posizione irregolare e la palla finisce in rete, l’arbitro convalida, gli atalantini urlano “furto,furto” reazione abbastanza composta e il giorno dopo tutta la stampa nazionale, pure…La Stampa di Torino, registra il gol in fuorigioco, rimane la beffa ma anche la soddisfazione di un’altra ottima prestazione.