Atalanta-Inter 2-1
Cantarutti 7′
Peters 78′
Stadio Comunale
15 settembre 1985
2a Serie A 85/86
L’olandese volante affonda l’Inter.
É un calendario anomalo quello del campionato 1985/1986, iniziamo con due partite casalinghe consecutive con Roma e Inter, la prima è una sconfitta da moviola con un sacco di episodi contestati da ambo le parti e alla seconda arrivano i biscioni, come di consueto favoritissimi per lo scudetto dopo il mercato estivo avendo prelevato dal Verona campione d’Italia Marangon e il nostro ex Fanna mentre dalla Juve è arrivato Tardelli.
Rispetto alla prima giornata della stagione precedente questa volte gioca anche Rummenigge e insomma sembra che la seconda sconfitta consecutiva sia molto probabile.
É una bella giornata settembrina, siamo in quarantamila e a Bergamo calano tutti i maggiori inviati dei quotidiani nazionali al seguito dell’Inter alla prima prova trasferta dopo aver battuto il Pisa all’esordio.
Come cantano i Righeira, però l’estate sta finendo e l’inizio è nerazzurro, quello vero ovviamente, dopo solo sette minuti un corner di Magrin trova Zenga a mezza strada indeciso se uscire o no, indecisioni non ne ha Cantarutti che torreggia e di nuca indirizza nell’angolino più lontano, 1-0 sotto la sud interista subito ammutolita che si deve pure beccare l’esultanza altrettanto torreggiante di Aldogol.
La reazione milanese è tutta in uno spunto di Altobelli sulla linea di fondo ma Piotti gli arriva addosso in tempo e sventa in uscita mentre noi in contropiede ci rendiamo più volte pericolosi, il primo tempo termina sul minimo vantaggio.
Nell’intervallo tutti si attendono un Inter sempre più offensiva e in effetti, anche se fortunosamente, il pari arriva subito, spunto di Rummenigge tiro centrale e lento sul quale però c’è una netta deviazione di Mimmo Gentile che spiazza completamente Piotti pronto alla facile parata.
Nel calcio del duemila il gol sarebbe assegnato al tedesco ma qui siamo ancora (e giustamente) all’autorete, comunque l’effetto non cambia, 1-1 e si ricomincia.
Sulla spinta del pari l’Inter pensa di vincere ed è Piotti a esser impegnato ancora da Rummenigge, due tiri di Tardelli e Bergomi finiscono fuori e qui finisce pure la partita dell’Inter, infatti riprendiamo noi ad attaccare e prima Zenga salva su bolide di Donadoni, poi, stessa azione, un colpo di testa di Soldà è ribattuto casualmente quasi sulla linea, poi ancora Donadoni da fuori e ancora Zenga salva in angolo.
Infine sul nostro ennesimo corner (9-4 al termine per noi, indicativo) palla a Donadoni che mette rasoterra fuori area per Peters, la palla salta male e si alza ma l’olandese colpisce forte proprio in quel momento e il risultato è una sassata assolutamente imparabile che s’infila sotto l’incrocio di Zenga facendo godere tutto lo stadio e specialmente la Nord che si è pure goduta lo spettacolo di vedere questa prodezza da vicino.
L’unica vaga reazione milanese fino al termine è un cross di Baresi ma siamo noi ad andare vicinissimi al 3-1, prima Stromberg è fermato in un fuorigioco inesistente quando ormai era solo, e poi il terzo gol sembra fatto ma proprio all’ultimo secondo Cantarutti riesce a mandare fuori dall’area piccola ciabattando tra piatto e caviglia in modo inverosimile, peccato perché il 3-1 avrebbe meglio rispecchiato l’andamento della partita.
Il fischio finale di Pieri fa comunque esplodere la festa, ancora una volta l’Inter campione d’estate è andata a sbattere, curioso notare che i gol sono stati siglati da due neoacquisti e che pure nel ritorno a San Siro ci penserà Simonini altro neoacquisto.
A fine campionato la nostra tranquilla salvezza ci vedrà a centro classifica e saranno solo tre punti a separarci dai biscioni nel loro ennesimo anno deludente.