1990/1991: la tragedia del Cesare, arriva Favini
L’otto giugno 1990 iniziano i mondiali italiani, la sera prima muore in un incidente stradale a Sarnico il presidente Cesare Bortolotti.
Momentaneamente riassume la presidenza Achille che però dopo un colpo così duro e vista la sua età cede le sue quote all’attuale presidente, Antonio Percassi.
A sei miliardi di lire Percassi acquista il 40 % dell’Atalanta (il 60 % rimane di proprietà di Miro Radici che però non vuole comparire), a inizio novembre viene nominato presidente, vicepresidenti sono appunto Radici, Bortolotti e il fratello Giuseppe Percassi.
Mondonico è andato al Torino che gli ha offerto un ricco contratto, il nuovo allenatore l’aveva già scelto il Cesare, è Frosio che peraltro è appena retrocesso in Serie C1 con il Monza; da Mondonico a Frosio, un passaggio che avrebbe infiammato i social (se fossero esistiti).
In società c’è Ruggeri che ci ha già messo un pò di soldi e pensava di esser il nuovo presidente, Radici pensa invece a Trussardi ma alla fine si arriva appunto ad Antonio Percassi.
La cessione pesante per il bilancio è quella di Madonna che va alla Lazio con Vertova, in cambio arrivano tanto soldi il giovane attaccante Rizzolo (che gioca una singola partita in nerazzurro e poi al mercato di ottobre va al Padova in Serie B) e il difensore Monti (ex Virescit) che però giocherà pochissimo, è veloce e grintoso ma…troppo basso d’altezza.
Barcella viene acquistato dalla Juventus in comproprietà e mandato in prestito al Cesena, come stopper prendiamo dal Napoli Bigliardi, al posto di Madonna arriva dal Bari Carletto Perrone, torna al Torino l’attaccante Bresciani per fine prestito.
Si prende il giovane centrocampista Catelli dal Perugia, è bravino ma non a livello di Serie A, farà la sua carriera tra molta Serie C e due stagioni di Serie B.
Ancora più giovani sono i due arrivi dall’Arezzo, il difensore Maretti e il portiere Guerrieri, il primo giocherà cinque minuti in Coppa Italia, il secondo mai.
Altro giovane che si muove, anzi transita solo, è Bracaloni, finisce il prestito dal Trento e riparte subito per un altro prestito al Chievo, all’epoca in Serie C1.
Dal Monza torna De Patre per fine prestito e arriva il secondo portiere Pinato, giocherà tre partite in Coppa Italia poi andrà un anno in prestito a Piacenza prima di tornare e rimanere altre dieci stagioni facendosi molto apprezzare tecnicamente e umanamente.
Le uscite si chiudono con il ritiro dal calcio giocato di Prandelli e la cessione di Bortolazzi e Piotti al Genoa, al mercato di ottobre come detto Rizzolo va al Padova dal quale arriva il diciottenne Maniero che segnerà un solo gol, al Bari in Coppa Italia, poi diverrà apprezzato bomber girando una decina di squadre tra Serie A e B.
A dicembre 1990 il nuovo presidente Percassi fa un primo importantissimo acquisto, dal Como arriva Mino Favini come responsabile del settore giovanile, sarà fondamentale.
La stagione sarà buona anche se a gennaio 1991 dovremo cambiare allenatore essendo in zona di classifica preoccupante, arriverà Giorgi che ci porterà a sfiorare la zona Uefa.
Faremo molto bene anche in Coppa Uefa arrivando addirittura ai quarti di finale dove saremo eliminati dall’Inter che poi vincerà la manifestazione.