1973/1974 : Bonci-Pirola-Pellizzaro olè
Dopo la traumatica retrocessione l’estate è calda per il processo di illecito a carico della Sampdoria (per il premio a vincere che ci aveva promesso per battere il Vicenza).
Purtroppo il presidente Bortolotti aveva deciso di non denunciare il tentato illecito PRIMA della partita e facendolo dopo sconfitta e retrocessione si rende a sua volta colpevole di mancata denuncia.
Il risultato è che i genovesi vengono penalizzati si ma rimangono in Serie A (dove sconteranno il -3) per non avvantaggiare noi appunto colpevoli della mancata denuncia, così ci prendiamo pure una multa ma soprattutto rimaniamo in Serie B.
I cambiamenti sono tanti, sia per mettere a posto il bilancio sia per provare a fare una squadra per risalire subito, Corsini rimane in panchina ma naturalmente dopo una retrocessione l’ambiente non è dei migliori sia come fiducia nel mister sia in società soprattutto tra Bortolotti e Previtali.
La prima mossa di Bortolotti è far tornare Leoncini dal Mantova, Corsini accetta obtorto collo, il presidente ritiene necessaria la guida di un giocatore esperto che l’anno precedente era mancata.
Nemmeno Previtali è felice del ritorno del Leo, una delle tante incomprensioni tra presidente e direttore sportivo.
Previtali si dimette ma cambia idea nel giro di nemmeno due settimane e ritira le dimissioni, qualche mese si ridimetterà per i contrasti con il nuovo allenatore Heriberto Herrera.
Della precedente stagione rimangono in pochi, i giovani Percassi e Scirea e poi Carelli, Divina, Pellizzaro, Pirola e Vianello.
Con il Como c’è lo scambio Savoia-Cipollini (oltretutto il libero ci segnerà subito un gol decisivo alla prima giornata), il portiere ci serve visto che Pianta va a finire la carriera alla Cremonese in Serie C.
Esce anche un altro portiere, Grassi, va all’Ascoli insieme a un giovane Perico per avere un pallino di Previtali, l’ala tascabile Macciò.
In realtà Macciò sarà un notevole flop mentre Grassi e Perico daranno un ottimo apporto ai marchigiani e giocheranno per anni nella massima serie.
Anche con il Genoa c’è uno scambio, ai liguri neopromossi in Serie A va Maggioni mentre a Bergamo arriva il pariruolo Manera, la cessione di Picella al Perugia porta a Bergamo l’attaccante Bonci sul quale si appuntano tante speranze per una pronta risalita, così non sarà.
Con la Reggiana c’è un ulteriore scambio, il veterano Sacco va in Emilia per Vignando, centrocampista che rimarrà un solo anno deludendo pure lui, l’attaccante Ghio va al Novara e diverrò giocatore di categoria.
In serie A rimangono alcuni giocatori, Vernacchia va al Torino, Musiello alla Juventus e Bianchi al Milan.
Dalla Cremonese arrivano due giovani, Gaiardi e Delle Donne, come già detto in grigiorosso vanno Pianta e un diciannovenne Finardi.
Dalla Primavera vengono aggregati alla prima squadra i giovani Tamburrini (portiere) Elio Gustinetti e Marchei.
Un giovane attaccante, Gattelli, arriva dai dilettanti del Valdinievole, sarà addirittura il bomber stagionale insieme a Pellizzaro con sei gol.
Questo dice molto sulla nostra efficienza offensiva, solo le tre retrocesse in Serie C segneranno meno di noi, in compenso chiuderemo con la terza difesa del campionato.
Incredibilmente la quarta difesa sarà il Bari penultimo e retrocesso, come si spiega ?
Semplice, i pugliesi riescono nell’impresa di segnare dodici gol in trentotto partite, un record negativo difficilmente battibile.
Previtali si ridimetterà dopo nove giornate, quando Corsini verrà sostituito con Heriberto Herrera, un duro per rimettere in riga la squadra, solo che HH2 (per distinguerlo da HH, Helenio Herrera) sarà troppo duro, ma con tutti, dirigenti e persino presidente.
Nessuno potrà stare in campo durante gli allenamenti oltre ai giocatori, non è un modo di dire, i dirigenti non potranno nemmeno attraversare il campo durante una seduta, non parlerà con nessuno e non accetterà alcun confronto o consiglio.
Finiremo a metà classifica, è solo il primo dei tre anni bui di Serie B di metà anni settanta.