1935/1936: “I miei giocatori non sanno giocare”

Giovanni Guidi
acquisto dal Legnano
8 gol in 3 stagioni

Siamo sempre in Serie B (tornata a girone unico), i tifosi vorrebbero la squadra per salire ma si arriva a inizio luglio senza notizie, l’Eco scrive che l’Atalanta “sonnecchia”; la Federazione interviene fissando una serie di limiti ai prezzi dei giocatori, c’è polemica sul fatto che le squadre di provincia dovrebbero crescere i giovani talenti e, in città, si vorrebbe più “bergamaschità”.

Si tenta di trovare qualcuno buono a poco prezzo con questi eventi, tre tempi per far giocare tutti, arrivano giocatori da tutta l’Italia del Nord

In più la Federazione stabilisce, certo un pò tardi forse, che il mercato terminerà il 31 luglio.
Il primo acquisto è l’allenatore, torna l’ungherese Payer, ma in città non desta particolare entusiasmo il suo ritorno, si attendono gli acquisti di giocatori “di vaglia”.

Il 21 luglio, a dieci giorni dalla chiusura del mercato, si organizza allo stadio una “prova” per molti giocatori, i giornalisti presenti fanno qualche nome ma non tutti per evitare di compromettere le trattative, la prova è così affollata che se na fa un’altra la settimana dopo.

Il primo agosto l’elenco dei movimenti compresi quelli verso…l’esercito, c’è pure la guerra con l’Etiopia

La Commissione Tecnica atalantina nell’ultima settimana di mercato rimane chiusa in sede tra contratti, telegrammi e cartellini, alla fine le operazioni in entrata e uscita saranno quasi una trentina equamente suddivise.

La nuova rosa e il consueto appello a farsi soci con le diverse quattro categorie di associazione, i soci avranno sconti sull’abbonamento

Vediamo prima chi lascia l’Atalanta, Bonomi, Fenili,Fiorini, Secchi, Perani, Biassoni e Maestroni se ne vanno ma nell’esercito (all’epoca non si può evitare quindi per un anno non ci saranno), Locatelli torna al Brescia per fine prestito ed è la perdita più importante (ma pure inevitabile, tre anni dopo vincerà il mondiale con l’Italia), anche Sanero dopo cinque stagioni e quarantadue gol va al Padova (semplicemente perché è un funzionario dell’Italcementi e viene trasferito nella città patavina), il bomber dell’anno precedente Gianesello va al Milan.

Esce il calendario, si parla dell’arrivo del giovane Rosa come di un grande acquisto, arriva dalle riserve della Juventus e quasi subito finirà nelle riserve pure a Bergamo, si parla delle amichevoli, la prima con il Crema, che però si giocheranno al campo dell’Ardens in via Moroni, lo stadio è occupato da…dei bambini che prendono il sole, sono le colonie elioterapiche del fascio e hanno la precedenza…per dire

Ci sono anche altre cessioni minori, Candiani alla Gallaratese, il famoso oriundo Garavelli che ha giocato una sola partita all’Ardens (per dire) insieme a Ravazzini, Sina al Parma e Zanni alla Catanzarese, Aldo Perani va all’Aquila e il fratello portiere si ritira, insomma se ne vanno quasi in una quindicina.

I prezzi degli abbonamenti, valgono anche per tutte le amichevoli

In realtà la cessione di Zanni non è “minore” anzi ma il problema è che da professionista il giocatore vuole andare perchè in Calabria lo pagano di più, non importa se deve giocare in Serie C.

L’arrivo del giovane Rosa, non manterrà le aspettative

Numerosi i movimenti in entrata di converso, arrivano il centrocampista Andrei dallo Spezia, sarà fondamentale l’anno successivo per la prima promozione in Serie A, il portiere Bonetti (che in realtà è uno slavo di Pola con cognome italianizzato) viene mandato per un anno in prestito dal Milan che l’ha preso dalla Triestina dove si era fatto notare (rimarrà un anno ma si alternerà come titolare con Cesana), il centrocampista Cabrini da una squadra svizzera (ma lui è cremonese), giocherà pochissimo e smetterà a fine anno.

La prima amichevole con il Crema, vinciamo 3-2, si gioca in via Moroni sul campo dell’Ardens, non molta gente anche per la brutta giornata, il campo viene definito “troppo erboso” una giungla insomma

Sfortunatissimo è l’attaccante Dusi che arriva dal Brescia, gioca tre partite segnando un gol e si rompe la gamba terminando il proprio campionato prima di tornare alle rondinelle; altro attaccante il giovane Guidi dal Legnano, venti anni e di prospettiva, segna anche sei gol ma si pensava potesse fare meglio, un solo gol in più lo segna Longhi che viene dal Sondrio, altro prospetto che deluderà.

Seconda amichevole stagionale, perdiamo con il Lecco, dovevamo giocare a Padova ma poi la partita è saltata allora l’Ardebs ci cede avversario e campo in cambio ovviamente di una bella percentuale dell’incasso

Non è ancora finita, il difensore Signorini dal Verona, farà bene per tre anni e nella successiva stagione sarà importante per la promozione, arrivano pure Poletti, Ricci, Rosa e Rossi ma avranno pochissime presenze e giocheranno più che altro nelle riserve.
Chi avrà invece molte presenze è il giovane Schiavi che sale dalle giovanili, diverrà una bandiera atalantina con 256 presenze in undici stagioni.

Vittorio Schiavi
promosso dalle giovanili
16 gol in 11 stagioni

Finisce il mercato e a inizio agosto l’Eco intervista l’allenatore Payer, cortesissimo come al solito, e la prima domanda è normale per l’epoca (oggi sarebbe da manicomio)” Signor Payer è vero che lei ha detto ai dirigenti che alcuni atalantini non sanno giocare ?”
E l’ungherese non nega anzi fa proprio i nomi, “il neoacquisto Longhi fisico ma grezzo, le ali Dusi e Guidi veloci ma non tecnici, Rossi è capace ma non si completa con Ricci ma mi han detto che non si poteva fare altrimenti”.

L’intervista al nuovo acquisto, l’esperto Cabrini che arriva da una squadra svizzera, giocherà pochissimo

Il bello è che poi l’educatissimo allenatore si congeda dal Pesenti (il Corbani dell’epoca) con un “riverisco signore e scriva che comunque io farò tutto il possibile” il tutto senza la minima ironia naturalmente.
Dalle prime amichevoli (che si giocano sul campo dell’Ardens in via Moroni essendo lo stadio impegnato, non da lavori ma dai bambini della colonia elioterapica) si nota subito che il neoacquisto Neri è “una frana” non è stato citato prima proprio perchè in effetti verrà subito imbarcato, al suo posto il già citato Cabrini da una squadra di Zurigo, il mediano titolare sarà il giovane Barcella proveniente dal vivaio.

Ultima amichevole prima del campionato, facciamo poker al Monza, Dusi fa tripletta, torniamo finalmente al Brumana, era ora. Il povero Dusi si romperà la gamba alla terza giornata, peccato perchè aveva già timbrato anche in campionato

Le amichevoli con Lecco e Monza, una persa e l’altra vinta, non dissipano i dubbi anzi, si provano sempre giocatori in un girotondo peraltro necessario vista la mancanza di fondi, si tenta ancora la carta dell’appello ai tifosi affinchè diventino soci versando venticinque lire, la tessera dà diritto al venti per cento di sconto sull’abbonamento e al dieci per cento sul biglietto singolo (certo se qualcuno vuole versare di più meglio ancora, con cento lire si diventa benemeriti, con mille lire si diventa onorari, forse qualche industriale può farlo, siamo all’epoca della canzonetta “se potessi avere mille lire al mese”).

Consueto articolo precampionato di incitamento a fare la tessera di socio, divertente le righe dopo il direttore dell’Azienda Tramviaria (che si chiama curiosamente Reich, ci si porta avanti con l’alleato) viene invitato a prolungare la linea in Viale Regina Margherita (cioè l’attuale Viale Giulio Cesare) per aiutare l’affluenza dei tifosi allo stadio

Tutto questo trambusto porterà ad un campionato di centro classifica ma prepara anche la strada alla successiva stagione, quella della prima promozione in Serie A.

Si presenta la prima partita di campionato con il Modena, si gioca alle 10.30 perchè al pomeriggio c’è la processione in città…eh si (peraltro si sostiene che con tanta gente che verrà dalla provincia per la celebrazione religiosa potrà aumentare pure il pubblico al Brumana al mattino)