Pubblicità all’Atalanta prima parte 1907 – 1960
I cartelli pubblicitari hanno accompagnato la nostra storia nel corso dei decenni, presenti fin dal nostro secondo campo di gioco, lo “Stadium” della Clementina.
In effetti il cartello allo “Stadium” è uno solo, “Birra Seriate” lo vediamo nelle due versioni dell’impianto sportivo della Clementina, calcistica atalantina e ciclistica.
Cartello ben posizionato sotto la tribuna coperta ma anche sull’arrivo della pista ciclistica.
Nel 1928 arriviamo al Polisportivo Mario Brumana, cioè al di là del nome più volte mutato, la nostra attuale casa.
Troviamo la prima traccia pubblicitaria in questa bella foto del 1930, la partita è un’Atalanta-Padova, possiamo vedere alla sommità della Gradinata, proprio dove era posizionato un piccolo bar per gli spettatori, la scritta “Ugo Gelmini” non spiega molto salvo fosse il gestore del bar un pò megalomane.
A inizio anni trenta possiamo annoverare “ad honorem” la gigantesca scritta della Ditta Mazzoleni visibilissima dietro la futura Curva Nord, proprio perché futura la scritta fa le veci, pure meglio, di una pubblicità interna allo stadio uscendo come sfondo in molte foto.
C’è pure l’indirizzo del popolare negozio in via Zambonate, un www. ante litteram quasi.
Siamo nel 1937, la partita è tra le Nazionali B di Italia e Svizzera, la scritta sopra il bar è cambiata e siamo tornati alla Birra, Birra Italia però, accanto non si legge bene pare un aggettivo elogiativo come “la suprema” o simile.
Perlomeno qualsiasi cosa ci sia scritto è più consono dell’Ugo Gelmini precedente.
Siamo nel primo dopoguerra, 1948, iniziano a comparire le scritte a bordo campo sotto la rete di recinzione e in alto cambia tutto “Impermeabili Tiraboschi” in caratteri quasi gotici.
Siamo alla fine degli anni quaranta, giochiamo con il Novara, a metà Gradinata compare il negozio Sottocornola mentre a bordo campo “Eco di Bergamo” e a destra, seminascosto, probabilmente “Foto Wells”.
Tutto a sinistra invece “Novello vini”, ormai la pubblicità inizia a riempire molti spazi ma, come si vede, non tutti.
Siamo nel 1949 esaminiamo una delle prime tendine pubblicitarie che venivano messe a centrocampo prima della partita e durante l’intervallo, in entrambi i lati visibili ritroviamo Sottocornola, noto negozio sportivo all’epoca (e per decenni a seguire), sull’altro lato si legge proprio il nome del capitano bianconero Parola che sponsorizzava scarpe da calcio.
A sinistra infatti c’è il capitano della Juventus Parola, la mascotte in maglia nerazzurra con un omaggio (difficile da capire cosa sia comunque il ragazzino è Renato Ravanelli noto giornalista e scrittore scomparso nel 2018, all’epoca aveva tredici anni), dietro di lui il nostro allenatore Varglien.
Siamo ancora nel 1949 e vediamo a bordo campo addirittura una scritta in inglese, in effetti è il bar Haiti di Piazza Pontida che a quanto pare fa parte di una “Coffee Corporation” forse una catena di locali pubblici, più a destra più modestamente le “Calzature Vedovello e Bianchi”.
Siamo nel 1950, la partita con l’Inter è importante e le vinciamo pure, sul campo c’è segatura ovunque, la foto però ci mostra per la prima volta la Tribuna Coperta e a bordo campo compare “Cominelli Sport” il noto negozio sportivo sopravvissuto fino a quasi gli anni novanta.
Cominelli Sport cioè Severo Cominelli che ha giocato nell’Atalanta fino proprio all’anno precedente, ora sta terminando la carriera alla Spal ma ha già aperto il proprio negozio.
Siamo sempre nel 1950, abbiamo appena battuto il Milan, è cambiato pure la scritta sopra la Gradinata, i caratteri sono sempre vagamente gotici ma ora ci sono le “Confezioni Tiraboschi” il negozio Tiraboschi è passato dagli impermeabili al più generico “confezioni”.
Sempre inizio degli anni cinquanta ma campeggia sui pochi gradini in legno della (futura) curva Sud un “Hatu” che altri non è se non una marca di preservativi (la marca prende il nome da HAbemus TUtorem che in latino significa “abbiamo protezione”) però con l’accento finale sembra un nome molto esotico.
Naturalmente è permessa la pubblicità del solo nome del preservativo senza alcun tipo di altro riferimento, tanto tutti sanno cos’è.
Alle “Confezioni Tiraboschi” si aggiunge il “Giornale del Popolo” il concorrente dell’Eco, a bordo campo ormai ogni spazio è coperto da cartelloni fissati alla rete di recinzione.
Ormai tutti gli spazi vengono riempiti, la Curva Sud è ancora fatta di cinque sei gradini di legno ma sotto i cartelloni pubblicitari abbondano, “Acqua minerale S.Carlo” e “L. Marziali”.
Ormai i cartelloni cambiano molto spesso, siamo ancora nella prima metà degli anni cinquanta, 1954 in questo caso, c’è a Bergamo la Lazio e ci sono nuovi cartelloni a bordo campo. “Tintoria Nova Tintor” e sopra i gradini di legno della Curva Sud la “Calzatura Bi. …” .
Sullo sfondo c’è la futura Nord per ora composta da qualche gradino in legno, sopra spicca il dentifricio “Chlorodont” altri cartelli sono poco leggibili anche se probabilmente uno del casinò di Campione d’Italia.
Allenamento sotto ma soprattutto sopra la neve, Zingonia è di là da venire, le scritte in alto le abbiamo già viste, in centro ancora “Sottocornola” e sotto l’Eco di Bergamo, i due giornali cittadini insieme.
Siamo ormai arrivati alla fine degli anni cinquanta, non esiste ancora la Nord ed è appena stata costruita la Sud, riconosciamo alcuni cartelli “Perugina” “Cinzano” “Campari” pare un invito all’aperitivo e poi un bel giro in moto visto il “Gilera” quasi sulla riga di centrocampo.
Siamo ormai nel 1960, c’è a Bergamo la Sampdoria e c’è ormai la Curva Sud.
Ritroviamo “Moto Gilera” ma per il resto il bar che ormai non c’è più sopra la Gradinata pare di ritrovarlo a bordocampo, tutti insieme ci sono “Perugina” ,”Martini e Carpano” ,”Cynar” e “Balzer” si inseriscono “Autovox” e “Scrum Goggi Sport”, ormai lo stadio anche dal punto di vista pubblicitario ha assunto una fisionomia che i meno giovani iniziano a ricordare.