Atalanta-Brescia 2-2 (d.t.s.)
Tabanelli 5′
Ciancamerla 49′ R
Stadio Brumana
11 maggio 1941
Coppa Italia 40/41
Sedicesimi di finale Partita unica
Il campionato è finito, la guerra mondiale purtroppo no, anzi per l’Italia è cominciata da appena un anno, la tanto sbandierata Etiopia è già stata persa, il Negus ci è rientrato da qualche giorno.
Il campionato è finito ma c’è la Coppa Italia, ospitiamo al Brumana il Brescia che gioca in Serie B, in tribuna 3.000 spettatori e il solito gruppo di feriti di guerra, ufficiali e soldati.
Noi siamo un pò stanchi per l’ottimo campionato appena disputato, l’allenatore Fiorentina mette molti titolari che però non ne hanno moltissima voglia.
Ciò nonostante dopo cinque minuti segniamo con Tabanelli su passaggio di Cominelli fintato da Gaddoni andiamo più volte vicini al raddoppio ma a metà frazione arriva il pareggio ospite, lo segna il centravanti ospite Gei, futuro allenatore atalantino negli anni settanta.
A fine primo tempo andiamo pure sotto a causa di una punizione dal limite, i nerazzurri, per l’occasione in maglia giallorossa, non sono proprio del tutto con la testa sulla partita a differenza degli ospiti.
A inizio ripresa una sciocchezza di un difensore bresciano che prende di mano la palla senza particolare motivo causa il rigore del pareggio, lo tira nemmeno benissimo lo specialista Ciancamerla forte ma centrale, il portiere non fa una gran figura.
La parità si prolunga anche dopo i tempi supplementari, certo il Brescia ha molta più voglia prende un palo e si mangia due occasioni clamorose, comunque non si va ai rigori, quattro giorni dopo si rigiocherà a Brescia.
Perderemo 4-2 dopo esser stati in vantaggio, due gol nel finale qualificheranno i cugini sicuramente più motivati.