Roma-Atalanta 1-3
Bacci 19′ Fabbri 16′
Fabbri 54′
Caprile 77′
Roma Stadio Nazionale Flaminio
9 aprile 1950
31a Serie A 49/50
Passiamo sul campo della Roma, è l’Atalanta spettacolo dei danesi Soerensen e Hansen ma questa volta decidono gli italiani.
Noi siamo più forti, arriveremo ottavi segnando molto ma prendendo qualche gol di troppo, la Roma arriva terzultima salvandosi per due punti (ma retrocederà l’anno successivo).
Andiamo in vantaggio al quarto d’ora con il guizzante Fabbri, un diagonale sul quale il portiere romanista fa una notevole papera lasciandosi passare la palla sotto il corpo.
Dopo cinque minuti pareggia la Roma grazie a una serie di incertezze del nostro centrale Nordhal ma a metà della prima frazione l’ala sinistra giallorossa Pesaola (che diventerà poi noto allenatore negli anni settanta) si infortuna gravemente rompendosi il perone (la cosa incredibile è che dopo otto minuti a bordo campo il giocatore rientra in campo e ci rimane fino all’intervallo), ovviamente non esistono ancora i cambi e la Roma rimane in dieci.
Da questo momento i tiri nella porta romanista iniziano a fioccare, il primo tempo finisce ancora in parità perché il portiere giallorosso si riscatta parando quasi tutto.
Dopo dieci minuti della ripresa però segna ancora Fabbri che vince un rimpallo con un difensore e batte Albani (si il portiere romanista si chiama esattamente come il nostro, per il momento secondo, portiere, in questa stagione c’è ancora Casari).
Terzo gol nel finale di Caprile che prende pure una traversa, come contorno almeno una decina di palle gol (ma occasioni clamorose), il punteggio potrebbe esser da record ma vinciamo “solo” 1-3 ed è sufficiente per i due punti.