Atalanta-Lazio 1-1
Stadio Comunale
2 gennaio 1983
16a Serie B 82/83
Abbiamo segnato un gol la giornata prima a metà dicembre a Foggia ma abbiamo perso, prima di quel gol comunque inutile avevamo fatto sei partite senza riuscire una sola volta a metterla dentro, meno male che abbiamo fatto cinque 0-0, l’unica sconfitta è arrivata a Monza dove per assurdo Filisetti ha infilato la propria porta.
Arriva la capolista Lazio che ha in compenso vinto le ultime sette partite, è l’anno di Lazio e Milan retrocesse per calcioscommesse, i romani hanno Giordano e Manfredonia, il futuro atalantino Vella e l’ex Tavola che dopo tre soli minuti deve entrare proprio per Manfredonia infortunato.
La partita la facciamo noi, la capolista è dominata, come detto abbiamo però grande difficoltà nel segnare, nel finale del primo tempo l’occasione migliore, l’ex laziale Agostinelli ne salta quattro o cinque, poi dà a Domenico Moro che serve Savoldi, colpo di tacco e un difensore sulla linea salva.
Sarebbe stato un gol stupendo, nell’intervallo Agostinelli deve uscire per i tanti calcioni presi, entra Donadoni, a mezzora dal termine deve uscire Savoldi ed entra l’esordiente Pacione (è proprio il suo esordio in campionato in prima squadra) che si procura il rigore del vantaggio con un’azione personale.
Mutti lo trasforma con un cannonata, purtroppo dopo soli quattro minuti pareggia la Lazio con una punizione da una ventina di metri del difensore Podavini.
Finisce così, per la Lazio dopo le sette vittorie è il quarto pareggio consecutivo, non è un grande momento, noi a pareggiare siamo abituati, abbiamo segnato e pure dominato la capolista, ce n’è abbastanza per non rischiare la retrocessione.