1992/1993: Rambaudi, Ganz e…Valenciano
La cessione importante riguarda questa volta Caniggia, va alla Roma per 11 miliardi e 600 milioni, un capolavoro di mercato, oltretutto nella capitale il biondo argentino rimarrà due stagioni giocando un totale di quindici partite di campionato con soli quattro gol e beccandosi una squalifica di tredici mesi per cocaina saltando in pratica tutta la stagione 93/94.
Se ne va anche Bianchezi dopo una sola stagione, al Monterey, in Messico, il reparto avanzato è da rifare totalmente.
Si pensa al tedesco Moeller del Dortmund che viene anche a Bergamo nel finale della stagione 91/92 a vedere Atalanta-Bologna 4-0, sembra che arrivi ma poi si inserisce la Juventus e ovviamente il giocatore finisce a Torino.
Prendiamo l’argentino Rodriguez dal Marsiglia (anche se ha giocato l’ultima stagione in prestito al Tolone), non farà benissimo, tre stagioni di cui una in Serie B e solo quattro gol.
L’acquisto pesante dovrebbe esser quello per l’attaccante, in effetti Previtali vuole prendere Asprilla che costa un botto, arriva il Parma(lat) e lo porta via, sempre in Colombia allora si va su Valenciano, ha solo venti anni, un tiro molto potente ma è anche un pò…appunto pesante (fisicamente).
Valenciano costa sei miliardi, tanti, Percassi si fida di Previtali e procediamo, purtroppo il ragazzo non si adatterà al nostro campionato (nemmeno lontanamente) troppo lento, rimarrà una sola stagione e verrà rivenduto in patria al Junior Fc da una buona operazione di Randazzo nel frattempo tornato in società, ci perderemo ovviamente ma non molto.
L’attacco vero (e molto forte) però sarà composto da altri due giocatori, il primo arriva dal Foggia, Rambo Rambaudi, è un’operazione non da Atalanta, il presidente Percassi fa capire che l’idea è quella di crescere, allora come ora, il Foggia è una nostra parigrado.
A due giorni dal termine del mercato Percassi va a vedere Valenciano giocare con la sua nazionale in Spagna alle Olimpiadi, lo vede pochissimo perchè si fa espellere ma lo vede abbastanza di persona per decidere, con Miro Radici che lo accompagna, di prendere un altro attaccante.
Nella notte va a Brescia a trattare con Corioni e prende Ganz a sei miliardi, praticamente il ricavo di Caniggia è andato metà per Valenciano e metà per Ganz, stesso costo rendimento esattamente opposto.
Dal Napoli arriva il centrocampista di corsa De Agostini, in Campania va Cornacchia.
Dopo cinque ottime stagioni lascia l’Atalanta Nicolini, va alla Cremonese, alcuni giovani vanno a giocare, Orlandini al Lecce, Piovanelli al Verona (torneranno entrambi, chi prima chi dopo), Sottili al Bologna che è in Serie B (no, lui non tornerà).
Prima dell’inizio del campionato si prende Alemao dal Napoli, svincolato, il brasiliano arriva a Bergamo dopo l’episodio della monetina, nel mercato di ottobre si prende dal Foggia il terzino Codispoti, bravo in fase offensiva molto meno in quella difensiva, sempre nel mercato supplettivo esce il giovane attaccante Cappellini arrivato dal Milan in estate, non tornerà più a Bergamo ma diverrà una bandiera dell’Empoli.
La stagione sarà buona, anche molto buona, sfioreremo l’Uefa sotto la guida di Lippi, il presidente Percassi vincerà la sua scommessa con gli abbonati, fare almeno un punto in più dell’anno prima oppure rimborsare il 10 % del costo dell’abbonamento a chi farà la tessera la stagione successiva.
Faremo proprio un punto in più, 35 contro 34.