1982/1983 (2a parte): il mercato vero è a ottobre
Siamo una neopromossa in Serie B per la prima e unica volta nella nostra storia, in Coppa Italia facciamo un gol (anzi un autogol dell’Avellino) in cinque partite, peraltro ne prendiamo solo due.
E’ già chiaro quale sarà il motivo conduttore della stagione, dobbiamo salvarci e lo faremo grazie alla terza difesa del campionato, d’altra parte saremo il terzultimo attacco.
L’inizio è clamoroso, tre vittorie, tre 1-0 segnano i tre attaccanti, Sandri, Mutti e Savoldi poi tre sconfitte e gli entusiasmi si raffreddano, nel frattempo si è aperto il mercato di ottobre dove Bianchi chiede della correzioni.
Vavassori è richiesto dal Cagliari in Serie A e vuole andarci, il mister non si oppone avendo già in mente di far fare il libero a Perico, ma è la maxi operazione con il Modena a caratterizzare la sessione di mercato, ai canarini che sono in Serie C1 vanno tre acquisti estivi, Bettinelli, Osellame e Tavarilli più De Bernardi che ha ormai 30 anni.
In cambio arrivano il difensore Codogno (bergamasco di Brembate Sopra) e il centrocampista Agostinelli che debutta appena arrivato a Cremona nella sconfitta per 3-1, ricordo che venne a salutarci nell’intervallo sotto la curva ospiti.
Si procede con molti pareggi, le critiche ci sono, Bianchi ha un carattere molto chiuso, forse troppo, l’ambiente mugugna per la noia, in casa pareggiamo nove partite su diciannove perdendo solo con il Catania, fermando anche Milan e Lazio e prendendo solo nove gol ma lo spettacolo non è proprio il massimo.
In più dopo uno dei tanti 0-0 a Perugia Bianchi dichiara che fuori casa giochiamo meglio perché la squadra soffre la pressione del pubblico, nessuno la prende bene tantomeno la Nord che ha sempre incitato i giocatori.
Alla fine arriveremo ottavi tranquillamente, al termine dell’ultima stagionale con il Lecce il presidente Bortolotti annuncia il nuovo allenatore, Nedo Sonetti, Bianchi si era già segretamente dimesso mesi prima rimandendo comunque alla guida della squadra fino al termine.