1944/1945: Bertoncini lascia

Il presidente Nando Bertoncini

La stagione 44/45 non esiste per l’Atalanta, tantomeno esiste quindi un calciomercato, non si gioca alcun campionato nel Nord Italia occupato dai nazifascisti che proibiscono ogni attività sportiva.
In realtà qualcosa si gioca, un Torneo Benefico Lombardo, che forse per la finalità viene permesso, ma noi non ci partecipiamo, a Bergamo niente calcio, ci sono in compenso anche squadre come Meda, Vigevano e Gallaratese, c’è pure una piemontese, il Novara.
La cosa curiosa è che l’unica squadra non lombarda, proprio il Novara (che peraltro ha in squadra il centravanti della nazionale, il novarese Piola) arriva seconda dietro il Como vincitore del torneo.
Il torneo ha anche la caratteristica di iniziare il 31 dicembre 1944 ma di terminare l’otto luglio 1945, il girone di andata termina l’otto aprile poi la situazione davvero non permette più di giocare e si riprende un mese dopo la Liberazione, il 27 maggio con il girone di ritorno.
Noi non giochiamo ma qualcosa nel frattempo accade, tra gennaio e febbraio 1945 si dimette il presidente Bertoncini, la società è affidata a un commissario, Guerrino Oprandi, che è un vecchio socio e dirigente atalantino.
La notizia è annunciata dall’Eco il 21 febbraio 1945 da Pardini, uno dei due cronisti abituali atalantini oltre a Pesenti, Bertoncini lascia dopo sei anni, due promozioni, e soprattutto ci lascia senza alcun debito e una buona rosa di giocatori, giocatori che peraltro per il momento sono sparsi ovunque come accade per tutte le altre squadre.